Provo una punta di imbarazzo per certi vecchi socialisti bolsi che, non avendo saputo far valere le loro presunte ragioni a tempo debito, ora festeggiano, anche in maniera scomposta, la morte di una vecchia malata da anni di Alzheimer, ormai senza più potere da almeno vent’anni (perché oltremanica, quando uno si ritira, si ritira). Purtroppo per loro Margaret Thatcher aveva qualche ragione e la storia gliel’ha data. Io continuo a pensare che gran parte di quello che ha fatto lo doveva fare, in un Regno Unito che negli anni settanta era sull’orlo del baratro economico, pronto ad andare a chiedere soccorso col cappello in mano al Fondo Monetario Internazionale, tormentato da una tassazione a livelli stellari e da una produttività in picchiata. Ha avuto ragione, secondo me, quando ha difeso i cittadini britannici delle Falklands dall’aggressione da parte della dittatura argentina, ha avuto ragione mostrando inflessibilità nei confronti di Bobby Sands e non permettendo che lo Stato si facesse ricattare piegandosi al terrorismo, ha avuto ragione quando ha permesso a molti cittadini britannici di diventare proprietari delle case popolari in cui vivevano, ha avuto ragione contro Scargill. Non è, purtroppo, riuscita a capire che l’unica minaccia non era quella comunista e non ha visto quella islamista che era già all’orizzonte - minaccia che ha bellamente ignorato -, non ha compreso che la libertà dell’individuo - la libertà di ogni individuo di non essere uguale a tutti gli altri - includeva anche, per esempio, la libertà sessuale, non ha avuto ragione quando disprezzava i socialisti per motivi etici - il socialismo “indebolisce” il carattere - e non per motivi oggettivamente economici. Ma in quel Regno Unito lì lei è stata necessaria. E adesso, con il senno di trent’anni dopo, possiamo chiederci se quella Gran Bretagna a cui tanti guardano con una punta d’invidia non sia merito anche delle riforme e dell’operato della “lady di ferro”.
Anche la Gran Bretagna in cui ci sono distretti ex-minerari dove l'aspettativa di vita è inferiore a quella di Gaza?
Posted by: Paolo | 09/04/2013 at 12:46
Sono contento che morendo abbia sofferto.
Il mondo oggi fa un po' meno schifo.
Posted by: Agatino | 09/04/2013 at 14:52
..e dai: "la morte di una vecchia malata da anni di Alzheimer"! è pacifico non ci si riferisce a quello, ma a quello che è stata quando era al potere e lì le valutazioni sono francamente diverse.
ciao vito
Posted by: vito | 09/04/2013 at 16:43
Non sono d'accordo con l'agiografia, comunque, di una persona la cui ideologia e' una delle origini dell'attuale crisi economico-finanziaria, non e'mai stata una vera liberale, ma una conservatrice che odiava la cultura, ha tolto ai bambini il latre gratis a scuola, e che mi dici della sua feroce propaganda antigay con la famigerata CLAUSOLA 28?
Posted by: angelo ventura | 10/04/2013 at 00:19
Non mi piaceva ma non ho gioito per la sua morte. Ha avuto torto anche quando non ha capito che "la libertà di ogni individuo di non essere uguale a tutti gli altri" è impossibile se qualcuno (lo Stato?) non garantisce a tutti almeno le stesse condizioni di partenza, ovvero, in altri termini, non ha capito che a ciascuno dovrebbe essere data almeno una possibilità. In questo, io resto ancora un "socialista". Su Bobby Sands non sono d'accordo: lì si scontravano due "ragioni" inconciliabili - Bobby Sands era irlandese - e in questi casi decide la forza. Non sono quasi mai d'accordo con te - ammesso che la cosa abbia importanza - quando compi le tue incursioni sul terreno della politica ma ti leggo sempre con estremo interesse. Buona giornata.
Posted by: Leo | 11/04/2013 at 09:35
Quanta ragione hai ! Tuttavia l'identità di vedute che abbiamo a volte mi fa provare dei brividi...
Posted by: avi | 12/04/2013 at 11:52
La cosa strana, e che come tale mi colpisce, è che, mentre l'analisi da te fatta, seppur nei suoi limiti, coglie l'essenza della portata dei cambiamenti indotti dalla Thatcher, le critiche si limitano in fondo a dire che era una persona malvagia ("ha tolto il latte ai bambini") o che la rovinosa crisi finanziaria presente è direttamente e, sembra, quasi esclusivamente, imputabile a lei e alle sue politiche. Una critica che mi ricorda un po' l'analisi del crollo dell'Unione Sovietica, ascritto a merito dell'operato di Giovanni Paolo II, quasi che una sola persona possa da sola essere capace di creare tutte le condizioni per un dato evento.
Allo stesso tempo mi chiedo quanti di questi che sono sfegatatamente contro la Thatcher e le sue politiche si trovano oggi a vivere nel Regno Unito e a goderne i vantaggi, che, se ci sono, quelli sì sono sicuramente da attribuire a lei e a quello che ha saputo fare per il suo paese.
Detto da uno che ha vissuto in Inghilterra dal luglio 1979 a gennaio 1991, praticamente tutta l'era thatcheriana.
Posted by: avi | 08/05/2013 at 16:44