Signore, le vie che conducono alla consolazione i cuori in affanno sono infinite. Passano persino per un brutto ceffo come Mario Borghezio. Voglio guardare, per una volta, il bicchiere mezzo pieno e non sempre il bicchiere mezzo vuoto - anche se, si dirà, in questo caso è facile immaginare che il bicchiere è mezzo pieno sì, ma di merda. Da quello che si rivela essere uno scontro di titani apprendiamo che Sabrina Ferilli ha detto, a proposito dei leghisti che nei pochi mesi da che governa Monti sembrano colpiti da amnesia su quello che (non) hanno fatto in anni e anni di governo loro, “I leghisti hanno governato tre anni e mezzo con la maggioranza assoluta, ma non sono stati capaci di niente. E ora? Se so' appollaiati sur trespolo a fa' gli uccelli del malaugurio”. In sostanza, a Ferilli pare che i leghisti non si limitino a osservare con disapprovazione e malcontento le manovre dell’esecutivo, ma gufino addirittura, tifando per il loro fallimento (e magari per lo sfascio dell'Italia, in un gioco al "tanto peggio, tanto meglio"). Io tendo a essere d’accordo con Ferilli, ma non è questo il punto. Il punto è che Borghezio si è sentito offeso e ha replicato, con l’eleganza da fine retore che lo contraddistingue: “A parte il riferimento agi uccelli, evidentemente la Ferilli ha il pensiero fisso” e ha concluso sottolineando che l’opinione dell’attrice non vale un tubo perché gli attori come lei - “radical chic” - “hanno sempre poppato dalla generosa mammella statalista” e quindi non vedono di buon occhio la Lega. Ora è irrilevante che Ferilli faccia film ignobili o che non valga un accidenti come attrice: si è limitata a esprimere un’opinione. Quello che invece sorprende è la chutzpah di Borghezio, cioè un tristo figuro che, senza saper fare nulla di nulla nella vita, si è costruito una carriera politica con le sue trovate da circo, attingendo - lui sì - alla “generosa mammella statalista” che da allora gli paga lo stipendio. Non finisco mai di stupirmi ogni volta che vedo che la politica è l’ultimo rifugio degli incompetenti, di quelli che, se dovessero essere remunerati per il valore di mercato del loro lavoro, farebbero la fame e dovrebbero andare a caritare. Ma per fortuna c’è il Parlamento, massime quello europeo, dove abbondano i reietti che più ci cagano sopra e più disprezzano l’Unione Europea, più la mungono (lui, Magdi Allam è un altro, oppure gli stronzetti ripuliti dell’Ukip). Ecco, sta in questo il grande insegnamento di Borghezio, che è una via maestra alla consolazione: nei nostri momenti di abbattimento, nei nostri attacchi di sconforto, guardiamo la bella espressione oligofrenica di Borghezio, e pensiamo che se ce l’ha fatta lui, ce la può fare chiunque. Non siamo spacciati, non tutto è perduto.
... Ma dai, iniziamo l'anno alla grande! Che bravo, davvero...
Ciao,
Posted by: Vito | 05/01/2012 at 20:29
Fuochi d'artificio!
Posted by: Hans | 06/01/2012 at 14:10
Che tristezza...
(Bel post, comunque: mi trova d'accordissimo!)
Posted by: Eos27.wordpress.com | 10/01/2012 at 14:57