Ho assistito alla fine del governo Berlusconi, all'assegnazione dell'incarico a Monti e alla formazione del nuovo governo come si assisterebbe a un'appassionante telenovela (magari con il titolo: "Mamma, mi si è allargato lo spread"). Non voglio esprimermi su tutti quelli che hanno commentato questa scelta e hanno parlato di mancata legittimità democratica e nemmeno intendo pronunciarmi su chi già oggi fa manifestazioni di opposizione preventiva a un esecutivo che nemmeno ha cominciato a lavorare. Mi ha divertito, invece, leggere le opinioni dei "profani" - oltre a quelle degli "specialisti" (e in entrambi i casi le virgolette mi sembrano d'obbligo, perché la sensazione è che nessuno sappia veramente che pesci pigliare) - nei commenti agli articoli online dei giornali, sui blog o su Facebook. Sembra che tutti abbiano una sfera di cristallo grazie alla quale sono in grado di prevedere il futuro e non risparmiano vaticinii di ogni tipo, spesso contrastanti, su come si evolverà la drammatica situazione italiana: il debito italiano farà default; torneremo alla lira; verrà creato un euro a tre velocità e noi saremo in quella più lenta; questo è l'inizio della fine dell'Unione Europea e a poco a poco crollerà tutto come un castello di carte; se solo gli Usa volessero potrebbero fermare la speculazione; non succederà nulla e con Monti lo spread tra i Bund e i titoli di stato italiani diminuerà progressivamente; no, la situazione non si risolleverà nemmeno con Monti perché siamo destinati alla catastrofe; questo è il governo della finanza che vuole rapinarci delle nostre ricchezze nazionali; c'è un complotto: dopo aver decapitato Grecia e Spagna adesso tocca a noi... e via strologando. Io non so che dire e non so fare previsioni. In realtà nessuno sa nulla con certezza, anche se tutti fingono di avere le risposte pronte in tasca. L'unica cosa che mi pare di avere intuito è che, in una situazione di incertezza come questa, darsi una spiegazione e illudersi di avere sciolto un nodo intricato aiuta a lenire l'ansia. Non importa che le spiegazioni siano sbagliate o del tutto campate in aria, ma importa in qualche modo "crederci", anche se solo per un momento. Questo serve a dare a chi le formula la sensazione di mantenere il controllo su cose che, di necessità, sfuggono al suo controllo. Chi meglio riesce a illudersi è anche chi meglio sfugge all'impotenza: una ricetta sicura contro la depressione.
" darsi una spiegazione e illudersi di avere sciolto un nodo intricato aiuta a lenire l'ansia "
Mi viene da pensare che lenire l'ansia sia il fondamento delle religioni...
Molto colpito... e affondato!
Posted by: Andrea | 11/12/2011 at 01:01