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20/03/2010

Comments

Weissbach

Hai fatto proprio bene a ripubblicare questo post; sono tra quelli che non l'avrebbero mai trovato.
Io per capire queste cose ci ho messo vent'anni, e mi considero comunque parte di una minoranza ridottissima e - se me lo concedi - illuminata.

Paolo, por supuesto

grazie per avermi fatto risalire a sorgenti finora sconosciute della Stefanitudine.

la tua analisi coglie molto nel segno.
e aggiungo alcuni pensierini in libertà, a proposito.
è come se i "maschi eterosessuali", insicuri che ciò che infliggono alle donne sia davvero piacere, mai vorrebbero essere "spossessati" di sé in quella maniera.
manca alla mentalità maschile "etero" una capacità di lasciarsi andare che è l'unica vera conquista di sè in amore.
metto le virgolette perché quando poi arriviamo alla mentalità maschile "omosessuale", la scemenza è spesso uguale: con la patetica definizione di "attivo" o "passivo" come se la reciprocità assoluta non fosse la vera distintività dell'intesa omosessuale.
ma questa protervia è la consolazione dello scemo, del fuco: più e più volte -quando ho penetrato un uomo- mi sono sentito scopato io.

Paolo, por supuesto

o forse, sarà invidia?

GMR

Sbagli solo sul cattolicesimo. Già l'omosessualità pagana era solo penetrare, mai essere penetrati. Basta leggere Aristofane o Petronio. Con conseguente corollario di stupri -da parte delle classi aristocratiche- su schiavi e su tutti i vari individui vari non cittadini. Perfino semplici visitatori di passaggio in città (sembra una sciocchezza, ma i visitatori erano comunque individui estranei, non cittadini). Vedi proprio l'episodio biblico di Sodoma, con tentato stupro verso i tre visitatori stranieri della città (di cui uno è Dio: nella Bibbia/Torah c'è un tentato stupro a Dio). La violenza e lo stupro verso il viandante che dormiva in piazza pratica molto diffusa nell'antichità (vedi per esempio "I Bassifondi dell'Antichità" di Catherine Salles, un libro che mi ha fatto passare tutte le puerili nostaglie da spettatore de Il Gladiatore per l'antichità). L'unico caso di sodomia passiva socialmente accettata per un non-schiavo era l'adolescente greco senza barba. Ma nota bene: anche l'adolescente greco, l'efebo, non era un cittadino adulto con pieni diritti politici e civili, ma un individuo gerarchicamente sottoposto. So che il non ti piacerà sentirlo, ma il divieto cristiano (ed ebraico) dell'omosessualità fu piuttosto divieto di queste pratiche umilianti, violente e maschiliste. Certo, era anche paura di essere penetrati, perchè effettivamente il giovane aristocratico dell'età antica era un violento e arrogante penetratore di massa (qui potresti leggere alcune orazioni di Eschine per alcuni casi giuridici famosi di allegri stupratori maschi greci). Prima del cristianesimo (o, se preferisci, prima dell'ebraismo) non vi era l'omosessuale paritario, semmai il maschio penetratore totisessuale.

stefano

Eh sì, lo so e lo sapevo. Ma allora avevo il dente ancora più avvelenato contro il cattolicesimo, poi - col passare del tempo - mi sto ammorbidendo.

Dario Ansaloni

Complimenti, una bella analisi.
Anche il blog è fatto davvero bene.

stefano

Grazie, troppo gentile.

Dario Ansaloni

caro Stefano, mi permetto di invitarti a visitare il mio blog

http://crisantemigalleggianti.blogspot.com/

ho appena iniziato, ho poca esperienza e tanto entusiasmo.Qualche tuo consiglio mi sarebbe davvero utile.

saluti

GMR

Come si dice banalmente, il problema è complesso. Il significato simbolico e sociale del rapporto anale è una di quelle tipiche cose che sembrano facilmente accettabili in astratto, ma la cui carica emotiva è alla portata di pochissimi. Lo stigma umiliante è forte, malgrado ogni ragionamento sulle possibili basi culturali presumibilmente cattoliche di tale stigma. Ma non facciamoci troppe illusioni: Buddah e Confucio non son da meno, per non parlare di Esdra e Maometto. Anche tra le scimmie evolute (ma non al punto di potersi dire cattoliche) la posizione sessuale passiva ha un chiarissimo significato gerarchico, e il maschio che accetta il rapporto omosessuale passivo ne accetta in pieno anche il significato sociale di sottomissione, senza negarlo con argomenti di tipo liberal-utilitaristico. Alcuni diranno: la scimmia non è in grado di leggere Bentham. Vero. Ciò non vuol dire che il primate uomo, lui sì in grado di elaborare l'inculata in termini di razionalismo liberale, possa illudersi di eliminare il significato sombilico con un semplice ragionamento benthamiano. Proprio ieri ho cenato con un evolutissimo olandese probabilmente privo di omofobie, il quale però non ha ritenuto di doversi negare una lieve battuta su chi gradisce i piaceri anali. Infine: Invidia? Può darsi. Ma non è certo quello il fattore decisivo.

GMR

Una rapida occhiata a wikipedia mi ha appena informato che -a differenza delle scimmie, specie portatrice del dono maledetto dell'intelligenza come noi umani- tra i pinguini l'omossesualità maschile non ha significato gerarchico. Che dire? Specie beata. Che siano i pinguini i veri prediletti senza peccato originale? Ah, fossimo discesi dai pinguini invece che dalle scimmie. Ne riparleremo.

Lo

Piccolo frammento di vita vissuta. Io, eterosessuale (boh, penso), storie solo con donne, ho passato e passo, di tanto in tanto, delle mirabili mezzorette con lubrificanti e dildo ecc, dedicandomi al mio proprio buco del culo...
Concordo in tutto.

sergion

La tua analisi è veramente interessante. Io, amante delle donne, della loro fisicità, ho scoperto quasi congiuntamente al sesso fatto con le donne e all'amore eterosessuali, il piacere del sesso anale da passivo. Successe per caso e ringrazio quel giorno perchè mi ha aperto a sensazioni decisamente piacevoli. Il piacere di "prenderlo", come te sono concorde che è una esperienza diversa ma appagante e almeno per me estremamente rilassante. Non lo cerco compulsivamente ma, di tanto in tanto, farlo e prenderlo mi piace. Mi fa scaricare la tensione cumulata. L'orgasmo che provo mentre mi penetrano è molto intenso e pervasivo. Ugualmente adoro inculare ragazze e il piacere è altrettanto intenso. Certo è che, culturalmente, almeno oggi e almeno in italia non credo che siano fantasie confessabili.
Complimenti per il post

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