"La Svizzera vota contro i minareti? La cosa mi dispiace, ma non mi stupisce. D'altronde quello elvetico è da sempre un popolo reazionario tendente a proteggere i ladri di cavalli. Per metterla giù in modo meno pesante direi che non sono propriamente un esempio di modernità". Con queste parole Gianni Vattimo commenta oggi, su La Stampa, il risultato del referendum con cui una consistente maggioranza di cittadini svizzeri si è pronunciata contro la costruzione dei minareti. Gianni Vattimo è ineffabile, per usare un eufemismo. Non entro nel merito delle polemiche relative alla vicenda - anche se condivido in toto le sue posizioni -, ma non posso fare a meno di notare l'idiozia dell'argomentazione di Vattimo. Dunque se la Svizzera è antimoderna e quindi retriva e reazionaria - quando sappiamo che è uno degli stati più laici d'Europa -, l'islam sarebbe l'avanguardia della modernità? Una religione che non è soltanto religione ma che è anche e soprattutto politica, perché non conosce separazione (né perfetta né imperfetta) tra stato e religione, è dunque più moderna di uno stato come la Svizzera? Andiamo bene, se questi sono gli argomenti degli intellettuali "laici" (e, in questo caso, pure comunisti) del nostro paese. Vattimo dimentica che lui, in Svizzera, ci vivrebbe benissimo: potrebbe anche sposarcisi. In uno qualsiasi degli stati islamici potrebbe invece solo scegliere se nascondersi, finire in carcere o farsi condannare a morte. Vattimo aggiunge che "ci dovrebbe essere la piena libertà di costruirle, le moschee" - dimenticando o fingendo di dimenticare che il referendum svizzero non ha vietato la costruzione delle moschee né imposto la chiusura di quelle già esistenti - e poco importa che magari proprio da quelle moschee poi qualche imam potrebbe tranquillamente e impunemente predicare l'impiccagione di Vattimo (e di quelli come me, sia detto per inciso). Se non si possono "offendere" i musulmani, perché ci conviene tenerceli buoni se vogliamo avere salva la pellaccia, è però invece assolutamente lecito tirare palate di merda sugli svizzeri: operazione con cui non si rischia nulla, del resto. Infatti non ho mai letto di svizzeri che per un eccesso di suscettibilità si fanno saltare per aria in mezzo a folle di civili inermi o che, davanti alle ambasciate di qualche paese estero, minacciano di sgozzare gli infedeli. Devo dire che mi affascinano sempre le capriole mentali con cui le potenziali vittime corrono in soccorso dei loro carnefici. E di questo Vattimo è un esperto e i suoi "amici" se li sceglie bene: basta che siano dittatori o antidemocratici e lui se li stringe amorevolmente al petto, se sono democratici e noiosi li schifa. Tanto basta per spingermi a esprimere tutta la mia solidarietà agli svizzeri. Io, per esempio, preferirei essere un "ricco, conservatore" e "ladro di cavalli" piuttosto che essere amico di Vattimo o Vattimo stesso.
bentornato!
non mi è riuscito di trovare l'articolo di Vattimo ...il link con quelle che credevo le sue posizioni e che avrei voluto leggere rimanda a Volli, sulla stampa on-line non ce n'è traccia e tu sull'argomento islam sei talmente "incazzuso" che con tutto il bene che ti voglio ho bisogno di leggere Vattimo (anche).
Stefano è un'iperbole - "Io, per esempio, preferirei essere un "ricco, conservatore" e "ladro di cavalli" piuttosto che essere amico di Vattimo o Vattimo stesso" ??? -
comunque bentornato!
un abbraccio vito
p.s. contento ad Oslo?
Posted by: vito | 01/12/2009 at 20:53
ottima argomentazione.
è impressionante l'allegra incomprensione di quanto sia mortale per i diritti soggettivi la compatta cultura islamica. ma forse è proprio questa la chiave: costoro passano direttamente dal fondamentalismo marxista a quello islamico.
Mi sono permesso di condervare uno stralcio del tuo testo nel mio diario:
http://paolodel1948.blogspot.com/2009/12/cadavrexquis-vattimo-o-del-pensiero_01.html
grazie
Paolo Ferrario
Posted by: Paolo Ferrario | 01/12/2009 at 21:57
Gentilissimo Beretta, purtroppo pare che l'amorosa predilezione per i dittatori sia in voga tanto a destra quanto a sinistra... da una parte l'Islam "moderno", Chavez, il buon vecchio Fidel... di là Putin, Gheddafi, giusto ieri il "caro amico" Lukašenko.
Piuttosto non capisco la faccenda dei "ladri di cavalli". Sapevo che per maltrattare gli svizzeri di solito si citavano "Il Terzo Uomo" e l'orologio a cucù...
Posted by: Diego | 01/12/2009 at 22:37
Il problema e` che (presumo) l'esito del referendum in Svizzera non e` dovuto a una grande ondata di laicita` o di dubbi su quanto (non) liberali possano essere gli stati islamici, quanto probabilmente a un dilagare di posizioni sempre piu` conservatrici e campaniliste. Nessuno infatti mette in discussione la costruzione di campanili con annesse campane. Per quanto mi riguarda, concordo per una volta con la posizione del vaticano: andare contro i minareti e` come andare contro i crocifissi in classe. E infatti e` cosa buona e giusta.
Quanto poi a un giudizio sulla Svizzera e sugli svizzeri, personalmente considero la Svizzera uno stato canaglia fondato sui fondi di mafiosi, spacciatori, truffatori, ladri, criminali di guerra, e altra bella gente. Non per niente sono stati i primi ad aver qualcosa da ridire contro lo scudo fiscale, ma questo effettivamente esula dal merito della questione.
Posted by: Oscaruzzo | 02/12/2009 at 00:48
Non potrei essere più d'accordo
Posted by: Angelo Ventura | 02/12/2009 at 06:05
Vito, hai ragione: ho aggiunto una foto con la scannerizzazione dell'intervento - non si tratta di un articolo - di Vattimo. "La Stampa" ha chiesto a diversi personaggi la loro opinione. Ovviamente tutti schierati contro questo referendum, brutto e cattivo.
Più che altro io sono incazzoso contro Vattimo, che non perde mai l'occasione di tacere quando si tratta di difendere l'indifendibile e se ne esce con cose di questo genere: meglio vivere nella Romania di Ceausescu che negli Usa; chi se ne frega di Israele (unico stato democratico dell'area mediorientale) se anche scompare - anzi, si potrebbe aiutare Hamas e portare là qualche missile - e, per l'appunto, la Svizzera che non è moderna (ma per fortuna c'è l'islam che le insegnerà a diventarlo)... e via discorrendo.
Posted by: stefano | 02/12/2009 at 10:00
forse ha ragione ian buruma:
http://polser.wordpress.com/2009/12/02/ian-buruma-europa-la-paura-dei-musulmani-nasce-da-quell%e2%80%99identita-che-non-c%e2%80%99e-piu/
è paradossale la nostra cultura che ha - lentamente, faticosamente e con continue resistenze - elaborato il tema della soggettività e dei diritti individuali è inerme davanti a queste dure, compatte, inscalfibili culture islamiche.
più siamo "individuali" più siamo ostaggio delle culture invadenti
Posted by: Paolo Ferrario | 02/12/2009 at 13:27
Sacrosanta la difesa dei diritti individuali in ogni caso, contro fascismo, comunismo, islamismo, clericalismo. Ma qui si trattava di costruire un quinto minareto! L'islam vivrà anche senza minareti, possiamo fare tutti i referendum leghisti che vogliamo. Non c'entra nulla il richiamo all'omofobia islamica. Va combattuta certamente, ma nella società civile, non a colpi di demagogia xenofoba. Posso concedere libertà di culto e criticare i contenuti del culto stesso. I minareti non sono missili; lo sono di più i divieti.
Posted by: LUCA T. | 02/12/2009 at 14:14
nella mia somma ignoranza, la cosa che mi chiedo, senza la volgia di usare wikipedia, è: un imbecille come vattimo, cosa ha partorito nel campo della filosofia? Cose valide, che tuttora si dibattono? Di cosa si è occupato? Cristo, ogni volta che leggo un suo articolo è il delirio logico, e sempre nella mia somma ignoranza mi chiedo: ma filosofo nel senso che un qualsiasi laureato in lettere è un letterato?
Posted by: nb | 05/12/2009 at 10:18