A un certo punto mi sta anche bene che chi governa voglia fare affari e, nel frattempo, li voglia far fare anche agli amici e agli amici degli amici. Mi ci sono rassegnato. Magari hanno ragione loro: dalla tavola imbandita cadrà anche qualche briciola per il popolino. Quello che non riesco a sopportare è che mi si voglia fare anche la predica. Insoma, fate tutti gli affari che volete, ma smettetela di ergervi a portavoce di Dio in terra, a spacciare religiosità pelosa e bigotta un tanto al chilo, ché tanto non ci crede più nessuno davvero e nemmeno voi per primi a cui del cristianesimo piace quello che conferma i pregiudizi che avete già e avreste comunque e non, per esempio, l'invito a spogliarvi dei beni terreni per donarli ai poveri. Milano - per fare un esempio vicino a me - organizzerà l'Expo 2015 e sin da ora sento le mandibole che si stanno allenando per quando arriverà l'ora di gettarsi sul fiero pasto: mi spaventa immaginarmi quello che accadrà. Ma sia quel che sia e auguro alla sindachessa suor Letizia ogni bene possibile, tanto che sarei anche disposto a sotterrare l'ascia - e a chiudere un occhio - se, appunto, poi non si impuntasse a fare la guardiana della morale (sessuale) altrui censurando mostre sgradite soltanto perché parlano, in maniera un po' troppo esplicita, di omosessualità. Però poi mi chiedo anche se una cosa non implichi anche l'altra che, se non è necessaria, è almeno utile. Dopo aver polverizzato i rapporti sociali, dopo aver convinto le proprie vittime a sacrificarsi in maniera consenziente, dopo averle persuase che chi fa da sé fa per tre e che questa è la più bella, anzi l'unica libertà che valga la pena di perseguire, bisognerà pure impedire che i singoli individui compiano il passo definitivo nell'anarchia e magari si rivoltino proprio contro chi li ha convinti che le "vecchie tutele" erano solo buone da rottamare: allora quale migliore strumento se non quelli tradizionali dell'oppressione religiosa e il far credere che si è sì liberi, ma fin tanto che conviene a chi comunque il suo posto al sole già ce l'ha e non ha alcuna intenzione di mollarlo, né, soprattutto, di mollarlo a coloro a cui ha fatto il lavaggio del cervello a forza di elogi dell'individualismo, dell'iniziativa, del merito, della libertà? E se poi questi prendessero sul serio quello che era solo un discorso, una strategia per rendere più appetibile la sottomissione dandole i crismi della volontarietà? E se questi davvero se la prendessero, intera, la loro libertà? No, meglio non rischiare, meglio segnare un limite e dichiararlo inerente alla natura, avocare questa natura a un'entità indefinita e fittizia chiamata "Dio" e fare della vecchia, buona e cara religione il cane da guardia che impedirà alle pecore di mettersi in testa di essere davvero libere. Siate libere, pecorelle, ma fintantoché non vi renderete conto che la vostra libertà coincide, in primo luogo, con la nostra libertà di tosarvi. La religione tornerà a essere l'oppio dei popoli, con la differenza che i popoli, ormai, alle droghe - a questa droga - ci hanno preso troppo gusto e non riusciranno a farne a meno.
certo che 'sti imprenditori milanesi che non aspettano altro che aiuti di stato per essere tutti contenti...bah...dove sono finiti i cumenda di una volta??:) a verona bisognava farla l'expo, altrochè! :)
Posted by: Yoshi | 20/04/2008 at 10:24
In effetti sulla Moratti e la morale sessuale si potrebbero scrivere dei libri. Direi che è universalmente riconosciuto che ci sarebbe bisogno di fare educazione sessuale a scuola, abbiamo ragazzini che sfiorano l'alfabetismo in tutti i campi, e anche in fatto di sesso sono di un'ignoranza ben poco beata. Come è noto, ignorante non vuol dire non praticante e la nostra che fa? Predica l'astinenza negli opuscoletti. Certo con quelli si risolve tutto, non con la conoscenza e la possibilità di prendere decisioni informate.
Posted by: Natalie Jane | 23/04/2008 at 21:50