Quanto mi dispiace! Oh, quanto mi dispiace! Sono in ambasce perché il povero Francesco Rutelli non è stato eletto, per la terza volta, sindaco di Roma e ha dovuto cedere il passo al truce Gianni Alemanno. Chissà, forse non è stata proprio una buona idea quella di candidare chi è stato condannato - in Cassazione - per le consulenze d'oro ai tempi dei suoi precedenti mandati e ha, disgraziatamente, inaugurato la stagione cristiano-fondamentalista del neonato Partito Democratico attraverso quell'operazione di ingegneria genetica che vede la sua punta di diamante nella candidatura di Paola Binetti in Parlamento. Forse qualcuno pagherà per aver imposto per la terza volta un personaggio di questo tipo, senza nessun tipo di consulenza democratica prima. Forse qualcuno si accorgerà che questa rincorsa ai voti del centro e dei cattolici non ha portato esattamente i frutti sperati. Forse qualcuno intonerà un mea culpa per aver parlato di "difesa della laicità" schierandosi però subito, al primo voto, dietro questo baciapile. In ogni caso, se guardo i risultati, una cosa mi colpisce: non sarebbero bastati i voti dell'Udc e della Destra per far recuperare ad Alemanno lo stacco che aveva con Rutelli. Questo vuol dire che, molto probabilmente, Alemanno ha attinto anche ai voti di molti che avrebbero eletto un altro candidato di centrosinistra, se fosse stata data loro l'opportunità di farlo. Ma più poté il disgusto per il Rutelli, a quanto pare. Dal 45,8% del primo turno, Rutelli è salito al 46,4%, mentre Alemanno è passato da un 40,7% a un 53,6%. I numeri, dunque, parlano. Io, comunque, non mi preoccupo: già mi aspetto una bella resa dei conti all'interno del Partito Democratico e un radicale ripensamento sulla strategia di "conquista del centro e della destra", fallita, perché è evidente che tra l'originale e la copia, meglio l'originale, e tra il nemico e il traditore, be', meglio il nemico. E poi non mi preoccupo anche perché sono certo che, da galantuomo qual è, Rutelli non userà l'escamotage di farsi recuperare alla Camera, ma resterà in consiglio comunale, a Roma, dove combatterà una dura opposizione. Di sinistra e laica, ovviamente. Conoscendolo. Però... quanto mi dispiace, ah, quanto mi dispiace!
Penso che ai gay romani dispiace più che a te. Oddio, che dispiaccia adesso non so (andare a votare e perdere così il week-end lungo?! ma sei mattaaaaaaaaa!!!!), però inizierà a dispiacere abbastanza presto, penso (o forse neanche quello, a ben pensarci).
Posted by: augie | 28/04/2008 at 20:24
Non ha bisogno di farsi recuperare alla Camera. È stato eletto al Senato in Umbria, purtroppo...
Posted by: Totentanz | 28/04/2008 at 20:26
Ti riporto paro paro un commento che ho scritto poco fa sul mio tumblr: è incredibile come chi ha una certa opinione del sig. Rutelli stia in realtà gioendo per la sua sconfitta. Compreso il sottoscritto.
Il primo pensiero non è stato “Fasciobastardo, ha vinto Alemanno”, ma “Dio esiste, Rutelli ha perso”.
Rutelli è il motivo in carne e sangue per cui molti come me non votano piu’.
Piuttosto che votare Rutelli avrei votato l’Anticristo in persona (che voterei comunque!)
E poi suvvia, Alemanno al potere?
Relax: certa gente si strangola da sola.
Rassegnamoci: la situazione politica è questa, molti han voluto punire (spesso giustamente e per i motivi piu’ disparati) il centrosinistra.
Aspettiamo con calma il cadavere del centrodestra lungo il fiume.
Inoltre chiunque sapeva che i romani non avrebbero votato San Francesco, uno a proposito del quale Luttazzi affermo’ “Se han ricavato la penicillina dalla muffa, ricaveranno qualcosa anche da Rutelli”, uno che in gioventu’ si dichiarava bisessuale e sostituiva per polemica la bandiera italiana con quella del Vaticano, per poi trasformarsi nella testa di sfondamento dell’Opus Dei.
La scelta era tra il circolo vaticanesco e cialtronesco rutelliano ed un barbaro.
E’ orribile, ma davvero piuttosto avrei votato un incrocio tra Cthulhu e Daniela Santanchè solo per la soddisfazione di dargli un sonoro calcio nel culo a quello che non esito definire il peggior traditore e l’erinne del centrosinistra, un uomo per il quale provo un ribrezzo che forse solo Storace e Fini riescono a suscitarmi.
La prossima volta, please, candidate Paola “Lady Masoch” Binetti: magari è la volta buona che la crocifiggono.
Ora scusate, ma devo pulire la tastiera: ho avuto un moto di piacere che neanche Santa Teresa D’Avila.
Posted by: Lenny Nero | 28/04/2008 at 23:12
Mi pare quasi di vederli, questi gay romani in lacrime per la sconfitta di Rutelli.
Ora che ci penso: ma Rutelli non era quello che un anno fa disse che gli sarebbe piaciuto andare al Family Day (una manifestazione indetta per sparare sui Dico, ricordiamocelo), ma purtroppo era un ministro?
In omaggio alla teoria del "voto utile", in base alla quale bisogna guardare solo al proprio interesse immediato e al proprio orticello, se Rutelli ha perso me ne frego. Che torni a mangiare pane e cicoria fino a farne indigestione.
Tanto mica sono un gay romano.
Posted by: Monsieur Poltron | 29/04/2008 at 00:09
"Aspettiamo con calma il cadavere del centrodestra lungo il fiume..."
Ammettendo, confesso con mia stessa sorpresa, una reazione di praticamente totale indifferenza alla sconfitta di Rutelli (quasi la stessa indifferenza con cui avevo accolto la sconfitta del PD alle politiche... ma lì, devo ammettere, c'era a controbilanciare l'estremo godimento derivatomi dall'annientamento subito dalle decomposte frattaglie di tradizioni politiche "di sinistra" nate e stramorte in un secolo oramai passato neanche più da poco), penso che da qui al nostro assistere al passaggio del cadavere del centrodestra lungo il fiume faremo in tempo prima ad assistere a tante ma proprio tante altre tornate di chiusure di locali gay un po' in giro in varie città italiane (sempre per ragioni "di sicurezza", ça va sans dire).
Posted by: augie | 29/04/2008 at 01:40
Mio caro, se pensi che ora chi ha perso tutte le elezioni si dimetta, sei un ottimista.
Sta per cominciare l'ultima parte del film: "I giorni del bunker".
Buona visione!
Posted by: Anellidifumo | 29/04/2008 at 06:31
Io tutti questi aspetti negativi di Rutelli non li vedo, il fatto che abbia maturato una fede cattolica mi è assolutamente indifferente. L'ho volentieri votato al Senato, l'avrei probabilmente votato anche a sindaco di Roma. Dico probabilmente perché se ha perso così nettamente vuol dire che l'amministrazione precedente non è stata un granché. Non so bisognerebbe viverci per giudicare.
Posted by: dj | 29/04/2008 at 11:14
(se vuoi edulcorare il linguaggio o eliminare direttamente il commento, ovviamente fai pure!)
A leggere gli editoriali di oggi pare che i servi del PD, ops, i giornalisti, spieghino, in un esemplare paradigma applicativo del pensiero unico, che la discrepanza di almeno 60mila voti tra Zingaretti e Rutelli sia da imputare ad un manipolo di facinorosi comunisti dissidenti (bravi, bravi, voi del PD continuate a parlare così della sinistra e alle prossime elezioni piuttosto che votarvi resuscitiamo Hitler e vi offriamo un revival della notte dei lunghi coltelli), gente così rancorosa per la scomparsa della “sinistra estrema” (MEGAULTRALOL: se Cachemire Bertinotti è estremo l’Anticristo mi fa i pompini in ginocchio sul cilicio della Binetti) che avrebbe deciso di punire Rutelli, simbolo del PD.
Questa tesi (leggete l’editoriale di Ezio Mauro, giusto per citare un delirio a caso) non sussiste logicamente.
Se voglio punire “squadristicamente” il PD, allora non voto neanche Zingaretti.
Il voto è stato “ad personam”.
Rutelli è il ministro della Cultura che ha sprecato 40milioni di euro per un portale rivoltante abortito sul nascere.
E’ un condannato in terzo grado per la faccenda delle “consulenze d’oro” (ha dovuto pagare 300milioni di euro e la pena prevista, da tre mesi a 6 anni, non è stata applicata, ça va sans dire. Sarà intervenuta la longa manus dell’Opus Dei).
E’ uno che ha appaltato parcheggi alla società della moglie.
Ha smantellato l’area manicomiale per costruire sedi per i pellegrini del Giubileo, occasione a lui propizia in vista della quale decise di sposarsi con rito religioso e dare avvio a quella luminosa carriera cheek-to-cheek col Vaticano che l’ha definitivamente trasformato da anticlericale radicale a ciliciato in carriera.
E’ colui (seguono 150mila bestemmie a vostra scelta, meglio se estrapolate da un dizionario di dialetto toscano) che ha portato in parlamento Paola Binetti (anche se io ho smesso di votare centrosinistra già quando lo candidarono a premier, perchè io, anticristiano-anticorporativista-rottinculo, piuttosto che votare un devoto di Ruini evoco Vlad Tepes in salotto e mi faccio impalare seduta stante).
Infine, anche se riguarda pochi, è difatto diventato il nemico numero uno della laicità e delle lotte per i diritti dei gay.
Noi gay ci siamo abituati a vivere senza diritti per cui siamo già rodati da decenni di “survivalism” ad avere fascisti al potere e che pure gli etero assaggino la loro medicina, che evidentemente tanto cercano, è solo ricompensa karmica.
Sommando gli addendi (persona condannata in terzo grado-traditore della sinistra) perchè mai lo si sarebbe dovuto votare, nell’ennesimo gioco squallido di nomenclatura benedetta dall’Oltretevere?
Datemi un solo motivo e se mi convincete giuro su Giuda ed Erode che vado a messa per un mese e presto i mie servigi come chierichetto.
Posted by: Lenny Nero | 29/04/2008 at 12:28
Concordo in pieno con Stefano e con Lenny Nero e segnalo, tra i tanti misfatti, anche quello delle noomine bloccate dalla Corte dei Conti al Ministero dei beni culturali (http://www.comuni.it/servizi/banchedati/forum/read.php?f=1&i=106146&t=106146).
Piccola soddisfazione personale è quella di aver SEMPRE pensato che Rutelli fosse un emerito cazzone impresentabile ed improponibile già da quando NON votai per lui come Segretario del Partito Radicale (candidatura "democraticamente" imposta da Pannella)...
Paola
Posted by: Paola | 29/04/2008 at 13:20
Solo per dire che condivido il parere di Anellidifumo.
Il nostro è un paese governato da oligarchie autoreferenziali. Non c'è mai stato tanto verticismo: nella politica, nell'economia, nei sindacati.
Posted by: Monsieur Poltron | 30/04/2008 at 00:25
va detto che las toria dei parcheggi non è vera, è una leggenda metropolitana.
sulla sotira del sito c'è un po' di disinformazione, perchè venne finanziata da stanca nel primo berlusconi, ma rutelli certo non fece nulla per farlo abortire prima del nascere (lui è a favore della vita sempre).
rutelli se lo meritava di perdere. peccato che non seguirà nessun lungo coltello purtroppo.
e gli unici gay che hanno di che preoccuparsi in città sono due:
1) marrazzo, l'oca starnazzante che ci fa apparire come un manipolo di pecoroni asserviti, che ha come unici timori, e chiamali timori, di non avere la sede nuova e i soldi della helpline. insomma: la sua fine.
2) imma, che non prenderà più soldi per il village come evento dell'estate romana.
gli altri staanno tranquilli. chi si fa il culo per fare qualcosa per i froci davvero, sopravviverà, come ha fatto in anni più bui; le mazzate ci sono sempre state invece, anzi in questi due anni son pure aumentate.
sopravviveremo, con la speranza di avere una sinistra decente tra 5 anni.
Posted by: v. | 30/04/2008 at 15:12
il problema è che non si arriverà neppure ad una critica. All'autocritica non ci spero neppure.
Posted by: sam | 30/04/2008 at 16:06
Sono perfettamente d'accordo con Mounsieur Poltron.
Io sono un gay romano, e ho direttamente votato Alemanno (insieme a Zingaretti e Bottini, il candidato PD del mio Municipio). Voglio proprio vedere cosa fanno i 'fascisti' ora che sono al governo anche della città.
Temo addirittura che neppure il Gay Village (classico evento gay che produce soldi ma non diritti) verrà vietato, ma spero di essere piacevolmente sorpreso in tal senso.
Non credo che la situazione dei gay romani, che già è tremenda, peggiorerà poi tanto. E comunque è un trend nazionale, la città c'entra poco... c'entra semmai la débacle culturale (prima che politica) della sinistra.
Riguardo all'autocritica di PD e cespugli, vogliamo ridere? Basta guardare le risposte al mio post in cui facevo dichiarazione di voto... non ci sarà nessuna autocritica. Siamo noi che abbiamo sbagliato, e dobbiamo fare penitenza (mi verrebbe da dire: "E sennò?").
Posted by: Lorenzo | 30/04/2008 at 19:48
Cavoli, non so se è più bello il post o i commenti, complimenti a tutti!
@anellidifumo: credo che il post sia sarcastico alla fine... credere all'autocritica del pd sarebbe veramente da ingenui a questo punto!
Posted by: scazonte | 01/05/2008 at 22:16