Come si dice, ricevo e volentieri pubblico. Per sopperire a una mancanza di ispirazione - in realtà quello che manca è il senso della necessità di scrivere qualcosa - ne approfitto per pubblicare questo pezzo che mi ha mandato Paolo Rumi, già spesso ospite tra i commenti di questo blog. Buona lettura.
"Vado da uno dei miei medici per una visita di routine contro la pressione impazzita, e al momento dei saluti gli chiedo scherzosamente se si sta aggiornando sulla cura delle ferite da napalm. Visto che un assessore della Regione Lombardia ha dichiarato che così andrebbero trattati i gay (oppure garrotati), e avendo la destra vinto ieri le elezioni nella nostra regione con percentuali 60 contro 20 per cento, non mi stupirei se passassero ai fatti (e se questo è l'orientamento politico della popolazione sarebbero ben in pochi a lamentarsene o accorgersi della mattanza, visto che non siamo tutti stilisti o celebrità. Vedendo un morto sul bordo della strada penserebbero, chissà, alla difterite).
Il dottore chiede se la dichiarazione dell'assessore Prosperini è vera, io rispondo sì e che ho già scritto una mail di protesta a Formigoni dicendo che se è il Presidente di tutti, non può certo tollerare la scomparsa di un così produttivo 7 per cento della popolazione lombarda.
Mi risponde il dottore: "Ma quale 7 percento!, e parlo dalla mia posizione...". Non capisco, e lui continua: "Non vede da che posizione parlo?". Scuoto la testa come il cagnolino di pannolenci che quand'ero bambino mettevano sul ripiano dietro il sedile posteriore delle auto. "Se le dico che, da questa posizione, ben altro che un 7 per cento vedo arrivare a lamentarsi di conseguenze - da tener poi nascoste - di una doppia vita! Arrivano con i condilomi anali e dicono con un'espressione ingenua, davvero sorprendente su uomini possenti e più volte padri... "Non so cosa possa essere successo. Forse... è perché sono stato in un gabinetto pubblico?" E verrebbe da rispondere: sì, certo. Ma mi racconti a fare cosa! altro che il 7 per cento... 7 per cento è semmai il numero - e non di tutta - la piccola comunità che accetta quello omosessuale come un percorso di affermazione e di identità. Ma altrimenti..."
Gli do la mano sorridendo "E' lei che l'ha detto, non io, dottore" e penso che la sua posizione è davvero privilegiata, con uno studio nel palazzo al centro di un'ex macchia verde della città, al centro di uno degli ultimi cruising a cielo aperto di Milano (chissà se il dottore lo sa), ma attaccato e ormai quasi cancellato dalle nuove urbanizzazioni dopo l'arrivo in zona della Metropolitana e di una prestigiosa università della comunicazione.
Esco dallo studio e sorrido. Quante ne han viste quei vecchi muri, quei tronchi (anche se basta andare a far pipì su uno dei muri superstiti per accorgersi che il ricordo di tanti improvvisati kamasutra è decisamente recente). Ma la domanda resta: cosa si cancella? Cosa si trasforma? Cosa resta? E dove va il desiderio? Chissà: ne hanno approfittato anche quelli che abitavano in zona, con la scusa di portare a fare un giro il cane?
Non è come il varano di Komodo, è come il dodo quell'amore selvaggio e senza nome, figlio della colpa e dell'occasione, che non sa trovare il tempo o la spiegazione, non ce la farà. Difficilmente sopravviverà a sex club o saune, e men che meno all'appuntamento strappato via internet. Quel subdolo t'illude di essere a misura tutta tua. Un predestinato, fortunato o determinato. Non sporca, non lascia il segno. E soprattutto non sarai mai un'ombra del parco mentre la sciura una notte pulisce la scopa e urla dal balcone "'ndì a ca' vostra o no? brüt cülatuni!" (Suo marito non è in casa? Sarà al bar?). Dal palazzo del dottore."
Proprio ieri al supermercato... Vedo lui, e lo rivedo avvinghiato a uno nell'idromassaggio di una sauna, e lo rivedo in altre occasioni preso da una foia e una foga davvero sorprendente... Ma al fianco di chi sta sospingendo ora il carrello davanti al reparto dei formaggi? E accenna un abbraccio... Una donna! O tanto cornuta! E subito spero almeno non del tutto ignara come i pazienti di quel dottore! Perchè altrimenti... che pena, che tristezza...
Un caro saluto. Mauro da Verona
Posted by: Mauro | 31/05/2007 at 06:35
Si si, ma i condilomi anali vengono anche utilizzando il preservativo, non saranno dolorosi, ma una volta che li hai presi, prova a toglierli...
Posted by: dj | 31/05/2007 at 19:46
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Posted by: manu araujo | 02/06/2007 at 05:06