Ho sempre pensato che, dopo morto, vorrei essere bruciato e le mie ceneri sparse - magari gettate nella Sprea, dal Weidendammbruecke o dall'Oberbaumbruecke, in una di quelle giornate di sole, limpide e fredde, come ce ne sono a Berlino. Niente urne, niente memoria fisica, niente impicci, niente cerimonie - men che meno religiose - e per me questo sarebbe il modo più semplice di ritornare alla terra. Tuttavia, sul Venerdì di Repubblica di settimana scorsa leggo un articolo che mi fa quasi cambiare idea - se solo cambiasse anche la legge italiana. Certo, non si escluderebbero la cremazione e la dispersione delle mie ceneri, ma l'operazione verrebbe soltanto rimandata.
L'articolo del Venerdì descrive un problema di cui non ero a conoscenza: da parecchi anni, in Italia, non è più possibile usare i cadaveri depositati negli obitori e non reclamati da nessuno per far fare pratica agli studenti di chirurgia, i quali sono costretti o a emigrare in paesi in cui ciò è ancora consentito, come in Francia o in Spagna, o a esercitarsi su robot che riproducono con grande raffinatezza il corpo umano, ma che non sono propriamente esseri umani. Anche le autopsie si fanno sempre più rare ed essendo appannaggio, per lo più, degli anatomopatologi non hanno valore didattico. L'ideale sarebbe poter donare il proprio corpo alla medicina, perché possa essere "usato" a questo fine. Scrive infatti Matteo Nucci, l'autore del pezzo: "Immaginate di dovervi sottoporre a un intervento chirurgico, anche molto semplice, e che il giovane chirurgo cui siete stati affidati sia alla sua prima operazione. Cosa fareste se vi spiegassero che il ragazzo ha sì osservato molti interventi, ma di pratica, su un qualsiasi corpo umano, ne ha fatta zero, tanto che non ha mai neppure inciso la pelle con il bisturi?". Io penso che me la farei sotto dalla paura, ecco che cosa farei.
A questo punto, continuando a leggere, scopro però che una deputata diessina, Katia Zanotti, è la prima firmataria di una proposta di legge (la 1020/2006) che vuole rendere possibile e regolare la donazione alla medicina e alla scienza del proprio corpo post mortem. Non ne sapevo nulla, ma mi è bastata una breve ricerca in rete per trovare il testo della proposta con tutti i firmatari. Credo che sostenere questa proposta potrebbe essere una battaglia di civiltà, come lo è la difesa della ricerca sulle cellule embrionali - vietata in Italia per la sciagurata legge 40 -, l'istituzione di un testamento biologico o l'approvazione di una legge sull'eutanasia. Sarebbero tutte misure che sanciscono il diritto di ogni essere umano di decidere di se stesso, della propria vita e della propria morte. E tutto sommato a me non dispiacerebbe affatto pensare che il mio corpo servirà a infondere sicurezza a chi dovrà operare altre persone. Naturalmente è indispensabile che non venga imposto il "silenzio assenso", come accade invece ora con la legge sulla donazione degli organi che, contando sulla pigrizia degli esseri umani, ne ha di fatto "statalizzato" i corpi riducendoli a dei contenitori di "pezzi di ricambio". Una legge sulla donazione post mortem del proprio corpo avrebbe un senso solo se avesse un'ispirazione liberale, a meno che non si voglia tornare ai tempi di Hare e Burke.
Se poi passerà la proposta di legge di Zanotti, non dovrò nemmeno rinunciare alla cremazione. Sarà solo rimandata e, trascorso un anno, le mie ceneri potranno galleggiare sulle acque della mia adorata Berlino.
io non sarei così duro sul silenzio assenso. se sei morto che ti frega che i tuoi organi siano espiantati scusa? è lo stesso discorso sel donare il proprio corpo alla medicina. certo, non c'è l'assenso palese, ma chissenefrega, sei morto, non rompere i coglioni anche da morto :)
Posted by: Yoshi | 08/01/2007 at 20:47
Be', se sei morto, allora che ti frega che ti facciano dei funerali religiosi?
Posted by: stefano | 08/01/2007 at 20:52
il funerale religioso non permette ad un'altra persona di continuare a vivere; è un paragone che non c'entra
Posted by: Yoshi | 08/01/2007 at 21:23
Quindi ritieni che un terzo possa, una volta che io sono morto, decidere che cosa fare del mio corpo e che la sua volontà, a prescindere dall'uso che verrà fatto del mio corpo, debba prevalere sulla mia volontà riguardo al mio corpo? Ma l'individuo non doveva essere padrone del proprio corpo e della propria persona? Questa a me parrebbe un'espropriazione.
Riguardo ai funerali religiosi: be', ma questi potrebbero far "stare bene" i parenti che restano, no? ;)
Posted by: stefano | 08/01/2007 at 21:28
"Ma l'individuo non doveva essere padrone del proprio corpo e della propria persona?"
esatto, ma secondo me una volta morto non esisti più e del tuo corpo ci si può fare quello che si ritiene sia la cosa migliore (ossia espiantare), io la penso così; sarà illeberale finchè vuoi ma il mio cadavere non lo considero "me".
"Riguardo ai funerali religiosi: be', ma questi potrebbero far "stare bene" i parenti che restano, no? ;)"
sì, ma il decidere di non avere funerali religiosi è qualcosa che riguarda questa vita, è politica, io la vedo soprattutto come un mandare affanculo il vaticano (cosa mi frega della cerimonia, non ci sarò). uno può decidere di non voler donare gli organi, è una decisione dettata o dall'estremo egoismo ingiustificato o da stupide credenze religiose e dato che, come ripeto, il cadavere non lo considero "me", io sarei anche favorevole all'espianto obbligatorio.
ma io sono una persona cattiva, non faccio testo:)
Posted by: Yoshi | 08/01/2007 at 21:41
Io invece penso che la decisione sulla propria morte e sul proprio cadavere spetti all'individuo. Il consenso, insomma, per me dovrebbe essere esplicito, altrimenti si bara.
Ma che è, questa, una recita a due? :)
Posted by: stefano | 08/01/2007 at 21:55
sulla propria morte son d'accordo anch'io, sul cadavere no, ma forse tu parli così per il conflitto d'interesse del nick:)
ok basta, non dico più cazzate :)
Posted by: Yoshi | 08/01/2007 at 23:59
Ma se dopo averti fatto a pezzetti, squarciato, lacerato, esaminato, cucito, scucito ecc si dimenticano del tuo corpo e non ti portano più a Berlino? Ricollegandosi al valore dei funerali (religiosi o meno): se non ci sei più, in nessun senso, che valore ha farsi spargere a Berlino o a Salerano sul Lambro? E' una bella idea per te *da vivo*, giusto? Immagino sia lo stesso per chi vuole il funerale religioso...Comunque è un'ottima idea quella di mettersi a disposizione post mortem, è molto generoso.
Posted by: liseuse | 09/01/2007 at 09:23
PS ho dovuto "inventarmi" un indirizzo e-mail, che ha typepad contro il mio account gmail? :(
Posted by: liseuse | 09/01/2007 at 09:24
Ah, l'indirizzo email non importa... Se per caso ti dice che la lingua non corrisponde a quella scelta etc. etc., tu inserisci comunque il codice alfanumerico e vedi che il commento lo pubblica comunque.
Posted by: stefano | 09/01/2007 at 10:37