Qualche giorno fa L. mi ha detto: "Oggi voglio farti un po' di fotografie. Ho portato una digitale potente e mi farai da modello". Gli ho detto: "No, per carità, ti rovinerei il lavoro. Non puoi trovarti un modello più adatto?". Lui ha insistito, siamo usciti e quando ci siamo seduti al tavolino all'aperto di un bar lui ha tirato fuori un aggeggio con un grosso obiettivo e ha cominciato a scattare. Clic, clic, clic. Che faccia bisogna fare quando hai davanti qualcuno che ti sta fotografando? Cerco di restare naturale, ma il guaio è proprio nel fatto che io "cerchi" di esserlo - e quindi non lo sia. Dovrei ignorare che mi sta fotografando, penso, e così continuo a parlare. "Non va bene, vengono mosse", mi dice. Ma se sto zitto mi rendo conto di essere impacciato e divento ancora più innaturale. Dove mettere le braccia? Le incrocio all'altezza del petto? Del resto so che se faccio finta di niente, nelle fotografie ci sarà qualcuno che ha le palpebre a mezz'asta, come dopo essersi sparato una dose di eroina, oppure gli occhi chiusi, come se l'avesse colto un'improvvisa sonnolenza, oppure la bocca semiaperta, come se fosse contratta in una smorfia di dolore o di disgusto, oppure a culo di gallina. Insomma, è tutto sbagliato. A un certo punto succede quello che succede sempre quando "mi metto in posa": una specie di dissociazione della personalità. Un "io numero due" si stacca dall' "io numero uno" e, come un fantasma o come vapore, guarda l'altro dall'esterno. Eccomi lì - il mio altro io - che aleggio sopra quel tavolino sul marciapiede, in una giornata grigiastra di ottobre, e che guardo il primo me stesso, vittima di un obiettivo fotografico. Vedo con chiarezza la mia pelle che si tende sul volto. E penso: "Ma è un teschio". Vedo il viso incavato, vedo gli zigomi che spuntano, mi sembra di avere un volto di madreperla crepata. Vedo le mani inquiete che non sanno più dove posarsi, vedo le orecchie che spuntano e sembrano schizzare come due antenne paraboliche staccandosi dal cranio, pronte a captare Tele Ulan Bator, vedo quattro peli in testa, vedo la barba che non ho fatto, vedo il mio pallore. Non oso chiedere a L. di farmi vedere le fotografie che ha già scattato, ma lui me ne fa vedere comunque una. "Bella, sei bravo. Peccato per il soggetto" commento. Altri scatti: cerco di darmi un'aria da intellettuale, appoggio il mento sulle mani intrecciate, abbozzo un sorriso - ma senza esagerare, perché so per esperienza che se sorrido in foto sembro colpito da una strana forma di paresi facciale -, vorrei irradiare fiducia in me stesso ma mi sento solo un pirla, soprattutto quando passano due vecchie signore e io mi chiedo: "Chissà cosa pensano?". Per mettere a tacere il mio imbarazzo, comincio a concionare seguendo con la coda dell'occhio le due che si allontanano. Ci alziamo, paghiamo: il barista indugia a lungo su L. con uno sguardo vagamente lascivo. Me lo conferma il fatto che, prima, ho dovuto ripetergli due volte quello che volevo, perché, distratto dalla presenza di L., non aveva prestato attenzione a me. Ce ne andiamo. Cala la sera. Ancora due scatti con il palazzone dell'Inps, del Comune e della Telecom sullo sfondo. Clic clic. Reggo la bici, mi sembra di essere un pensionato. L. ha un bell'occhio, ma il soggetto è quel che è: so che non mi ha rubato l'anima, ma io mi agito sempre davanti a un obiettivo fotografico.
Orrore; per fortuna cose del genere non mi capitano, anche se a volte devo proteggermi da adolescenti imbecilli che su pullman o per strada con il loro telefonino vorrebbero immortalarmi per la loro galleria degli orrori. Io però capto tutto quello che succede in 20 m da me e li fotto sempre, sono imprendibile (considero una grave lesione della dignità personale l'essere fotografato senza avvertimento o consenso, da denuncia o pestaggio). Cmq evito da un decennio di farmi fotografare, è esibizione inutile e dannosa per chi le vede.
Posted by: dj | 24/10/2006 at 01:08
"vedo le orecchie che spuntano e sembrano schizzare come due antenne paraboliche staccandosi dal cranio"
E che sarai, un misto tra Spock e i Pronipoti? ;)
Oppure hai le orecchie come le tette di Afrodite A, quella che ce le aveva come missili che poi sparava? :)
Posted by: Matthäi | 24/10/2006 at 01:11
Ho visto una foto ed è veramente bella!!
E poi mi piacciono un sacco i tuoi occhiali...
Posted by: SatiroDanzante | 26/12/2006 at 22:16