Ma in fin dei conti qual è il problema? I terroristi afghani - forse quei talebani sotto i quali, tutto sommato, non si stava poi tanto male, ci ha assicurato qualche tempo fa Gino Strada - chiedono che venga consegnato loro Abdul Rahman, che ha chiesto asilo politico all'Italia perché ha commesso il "reato" di essersi convertito al cristianesimo, e in cambio loro ci restituiranno Gabriele Torsello, il fotografo rapito, che - per una bella simmetria (ah, l'ordine sublime delle cose!) - si è convertito all'islam. Abdul Rahman è, secondo i precetti musulmani, un apostata e l'islam prevede, per l'apostasia, la pena di morte. Ma vogliamo essere così politically uncorrect da negare loro di avere le loro tradizioni, la loro cultura, i loro usi e costumi? Perbacco: se per loro abbandonare l'islam - religione della pace e dell'amore - merita la pena di morte, chi siamo noi - cani infedeli - per contestarli? Vorremo mica essere così scorretti da discriminarli nel loro sacrosanto diritto di applicare le regole della loro santa religione, no? Siamo multiculturali, siamo aperti, siamo tolleranti. Dobbiamo rispettare il loro diritto a macellare altri esseri umani, se lo ritengono giusto e conforme agli ordini di Allah. In fin dei conti, tutte le cose si equivalgono e le nostre fisime di democratici liberali occidentali non valgono più delle loro abitudini. E poi, insomma, mica vogliono sgozzarlo qui in Italia, no no no: se lo sgozzano a casa loro. Chi siamo noi per andare a dirgli che cosa fare a casa loro? Su, su, poche storie: restituiamogli Abdul Rahman. Verrà trattato conformemente a quel capolavoro di umanità, civiltà e buon senso che è la "Dichiarazione Islamica dei Diritti dell'Uomo", il cui articolo dieci recita: "L'Islam è una religione intrinsecamente connaturata all'essere umano. E' proibito esercitare qualsiasi forma di violenza sull'uomo o di sfruttare la sua povertà o ignoranza al fine di convertirlo a un'altra religione o all'ateismo".
Del resto, se pochi giorni fa il presidente del tribunale di Varese ha - nei fatti - sancito il "diritto" di un imputato marocchino a rifiutare un difensore d'ufficio perché era una donna, richiamando appositamente in servizio un avvocato uomo, perché non acconsentire anche a questo scambio? In quell'altro caso è stato dato il via libera a una concezione per la quale la donna è nettamente inferiore all'uomo e, in quanto tale, indegna di svolgere certe funzioni pubbliche. Una concezione che è totalmente contraria ai princìpi delle democrazie liberali occidentali: in nome di un multiculturalismo e di una tolleranza suicidi si è preferito immolare i sacrosanti diritti delle donne, si è preferito calpestare la democrazia. E' stato come dire a quell'imputato: "Eh sì, avete ragione voi: le donne sono esseri inferiori". Bella pagina e bell'esempio.
Io credo che su queste cose non dobbiamo transigere. Credo che dobbiamo essere duri: gli estremisti islamici non interpreteranno ogni arrendevolezza da parte nostra come una cortesia o un segno di apertura e di tolleranza nei loro confronti, diventando automaticamente più gentili e umani, ma piuttosto come una conferma della nostra debolezza e, probabilmente, della marcescenza del nostro stile di vita e della nostra società - e, di conseguenza, ciò li spingerà ad alzare ancora di più la posta. Del resto l'imam della moschea di Segrate non ne fa mistero: tra dieci anni - dice - la maggior parte dell'Italia sarà convertita all'islam e, aggiungono altri, la sharia sarà introdotta "democraticamente". Ma è subdolo - da parte loro - e suicida - da parte nostra - pensare che la democrazia possa introdurre in sé princìpi che la negano. Io credo invece che non dobbiamo arretrare di un passo, non dimostrarci tolleranti con gli intolleranti e pronunciare, limpido e netto, il nostro no.
Mi sfugge la disciplina degli avvocati d'ufficio: ma se è possibile per l'imputato rifiutarne uno, fa testo il motivo per cui l'ha rifiutato? Se ha rifiutato una donna e gli capita un uomo incapace, peggio per lui (ripeto, questo solo SE è possibile per un imputato rifiutare il legale d'ufficio).
Quanto allo scambio, se le cose stanno così l'Italia potrebbe anche tenersi il neo-cristiano e lasciare loro il neo-musulmano. In fondo in Italia fa testo la religione, mica la cittadinanza no?
Posted by: Disorder | 19/10/2006 at 22:06
Il punto, Disorder, è che - per puro caso - quel giorno c'erano solo avvocati donne. E il presidente, "per venirgli incontro", ha richiamato in servizio un avvocato uomo appositamente per lui. Non prendiamoci in giro: fa testo eccome. Far finta che non lo faccia significa cacciare la testa nella sabbia.
Per quanto riguarda lo scambio, la piccola differenza è questa: noi gli rendiamo il neo-cristiano, loro lo accoppano. Loro ci rendono il neo-musulmano e noi non gli facciamo niente. Ecco la lieve differenza tra degli invasati e le democrazie liberali.
Posted by: stefano | 19/10/2006 at 22:18
hai straragione ma a fare 'sti discorsi vieni preso per intollerante
Posted by: Yoshi | 19/10/2006 at 23:00
Sull'avvocato donna: ecco vedi, non conoscevo i particolari della notizia. D'accordo con te.
(Sulla questione principale la mia era una boutade, ovviamente)
Posted by: Disorder | 19/10/2006 at 23:12
E se accoppassimo il neo-musulmano pure noi? :D
(Sto scherzando, oltretutto io sono religioso, com'è noto).
Posted by: Matthäi | 19/10/2006 at 23:29
@ yoshi: forse l'aria sta cambiando. Ne stanno succedendo così tante che ormai restano solo gli estremisti a difendersi tra di loro. (Forse bisognerebbe fare un mea culpa per non avere preso sufficientemente sul serio, nel 1989, la "fatwa" contro Salman Rushdie.
@ disorder: è evidente che la puntualizzazione n. 2 era una puntualizzazione sull'ovvio.
Posted by: stefano | 19/10/2006 at 23:31
Matthaei: puoi tentare di ri-convertirlo (che, mi accorgo, è quasi sinonimo di riciclarlo). Ma non corri il rischio che poi lui converta te?
Posted by: stefano | 19/10/2006 at 23:34
Dici? ;)
Secondo questo testicolo (http://www.beliefnet.com/story/76/story_7665_1.html) è alquanto improbabile.
L'islamismo risulterebbe solo al ventunesimo posto su ventisette.
(PS Al primo posto c'è proprio quel che sono.)
Posted by: Matthäi | 20/10/2006 at 00:07
dimmi immediatamente in quale lista ti presenti e dove, ché vengo a votarti. :)
Posted by: valeria | 20/10/2006 at 13:19
Ah, non saprei proprio dove presentarmi :)
Posted by: stefano | 20/10/2006 at 13:49
ah, io nell'89 avevo dieci anni, sono scusato no? :)
Posted by: Yoshi | 20/10/2006 at 14:12