Non bastavano gli atei devoti, i neoclericali, i genuflessi di ritorno alla Francesco Rutelli che nella sua Margherita ha imbarcato esponenti dell'Opus Dei come Paola Binetti o cattolici integralisti come Luigi Bobba. Adesso si aggiunge anche un Massimo D'Alema - che mai come in questi giorni si merita l'appellativo di "Minimo D'Ulema" - che prende a braccetto un ministro Hezbollah durante la sua visita a Beirut, con l'aria altera, poi, di chi rinfaccia a noi, poveri illusi, di non essere abbastanza realisti. A me D'Alema fa solo venire in mente quei pacificatori di cui parlava Churchill, i quali danno da mangiare ai coccodrilli nella speranza di essere mangiati per ultimi. E mi fa anche venire il sospetto che lui e quelli come lui non soltanto non useranno le opzioni militari, ma neanche quelle democratiche per contrastare il fondamentalismo islamico e i regimi dittatoriali. Chissà cosa pensano di proposte come questa? Forse sembrerà loro troppo estremista o troppo "filoamericana" - e dunque imperialista. Oppure sperano di tramortirli con le loro vacue logomachie e di prenderli per sfinimento. In ogni caso, tra Rutelli e D'Alema, se queste sono le premesse del futuro e mirabolante Partito Democratico, a me è già passata la voglia di votarlo - posto che mai l'abbia avuta.
Eh beh, stavolta non ti si può proprio dar torto.
Posted by: Matthäi | 18/08/2006 at 19:52
Miracolo!
Posted by: stefano | 18/08/2006 at 22:32
Non so D'Alema,
a me però la proposta non pare estremista né filoamericana
anzi, è il contrario della strategia usata dagli americani in Iraq (e fracassata contro la guerriglia e l'arrivo dei terroristi). con le armi in pugno ci si può (e a volte ci si deve difendere) ma non si possono conquistare "i cuori e le menti" con questa immagine insieme retorica e ingenua, tipica della mentalità americana, ma in fondo espressiva
Posted by: aelred | 19/08/2006 at 12:36
Io ho soltanto l'impressione che stia cercando di ammansire un lupo. Mi pare l'esatta strategia pacificatrice dei "pacifisti" con Hitler - e non a caso ho citato la frase di Churchill. Il punto è che a sinistra c'è anche molta esitazione persino sui mezzi democratici per "conquistare cuori e menti". Se l'opzione militare venisse lasciata per ultima, allora non vedo perché tutta la sinistra parolaia e pacifista a parole non appoggi le proposte radicale indicate da Capezzone nel suo pezzo sul Corsera.
Comunque D'Alema è stato molto lodato da Diliberto - e questo per me è già un "buon" segnale.
Mi spiace, ma sono più d'accordo con Fini, che a un D'Alema che dice "impossibile andare a Beirut senza incontrare ministri degli Hezbollah" ha risposto: "basta non volerli incontrare". In D'Alema è stata la volontà a difettare.
Posted by: stefano | 19/08/2006 at 12:47