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23/05/2006

Comments

Disorder

Ma scusa, dimentichi l'elemento voyeuristico di cui parlavi al post precedente...mica è proprio solo di te :)

anabolena

sei forte

Andrea

pure io ho vissuto a Milano quattro anni esatti (a sostegno della tua statistica)

stefano

Sì, però non in via "To',l'anale" :)

Andrea

no, ma lì vicino, in via "se ben[ed]ico"

corpodibacco

personale opinione: io trovo che leggere di "fatti personali" su un blog sia infinitamente meno noioso che leggere considerazioni politiche-social-filosofiche...
Non dico delle tue considerazioni, che facilmente condivido e apprezzo, dico in generale. Politica e società sono temi che garantiscono certamente più popolarità nella bloggheria italiana, per via che chi la pensa come te ti linka, e così via, ma alla fine le trovo troppo confortevoli e prevedibili: mi paiono soprattutto tessiture di amici e alleati, ricerca di un consenso -- rispettabile, ma un po' fine a se stesso... cosa ne pensi?

stefano

Da un lato è vero, ma a me un eccesso di ombelicismo alla fine mi dà noia, specie se l'altro conduce una vita totalmente diversa dalla mia. A meno che non abbia qualità di vero scrittore, allora si riscatta, spesso, per lo stile e il modo in cui si racconta che non per quello che racconta.
Per quanto riguarda me, io tendo poco all' "automitizzazione" sotto forma di narrazione autobiografica. Detto terra-terra: mi sembra di fare cose "pallose" e vivere una vita, tutto sommato, abbastanza noiosa. Ho una vita con ritmi regolari. E, davvero, temo di annoiare.
Su questioni politico-sociali io ho linkato gente di diversa opinione, in un ventaglio che a me pare accettabile: è evidente che non condivido tutto. Però mi è utile perché ci sono persone che magari, con le loro riflessioni, mettono in luce qualcosa che prima era poco in ombra dentro di me. Mi aiutano, insomma, a pensare o a meglio formulare certi pensieri.
A me piace invece parlare di me attraverso le cose che leggo o che vedo. Credo piuttosto nell' "autobiografia intellettuale" (messa così sembra un po' pomposa), perché serve a ricostruire il percorso mentale di una persona - ed è, a conti fatti, una specie di racconto personale.

corpodibacco

bé, sono d'accordo. Le cose che si vedono, sentono, leggono eccetera... sono quanto fa della nostra vita una vita.
Il tuo racconto da Londra pochi giorni fa (una delle prime cose che ho letto scoprendo da poco questo blog) per me rientra in pieno nella categoria dei "fatti personali", dato che al centro di essi c'è un individuo, le sue sensazioni e pensieri legati a cose che accadono e non astratti. Quanto al fatto di vivere una vita pallosa, non c'è limite a quanto pallosa una vita può essere... Probabilmente la tua lo è molto meno di mille altre, o di quelle dei tuoi lettori, o della mia. Ma tutto sommato, tutto sta nel come la si racconta, questa vita pallosa (le vere guerre sono dentro, diceva Jean Cocteau), e anche qui sono d'accordo con te, è il talento letterario a fare la differenza (anche la vita di Proust potrebbe essere considerata abitudinaria e pallosa, tuttavia...)
Infine, non volevo certo discutere la qualità dei tuoi link...!
Personalmente io ho smesso del tutto di linkare (troppi scambi di favori che non mi piacciono), e ho ridotto al minimo i commenti sulla politica o le news sul mio blog da quando mi sono reso conto che molti mi linkavano perché avevo scritto qualcosa con cui erano d'accordo politicamente, per poi levare il link quando scoprivano che non ero della loro parte politica. Troppo deprimente. Non è il modo con cui voglio guardare alle cose, perciò non è nemmeno il modo con cui voglio essere guardato...

stefano

Per carità: sui link stavo facendo solo un esempio, eh, non ti stavo rimproverando niente :) (I miei li ho messi per pura comodità mia. Poi ce ne sono alcuni che non guardo quasi più, ma ormai non li tolgo)

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