I
Leggo sulle pagine milanesi del Corriere della Sera che Tettamanzi, cardinale di Milano, ha tenuto la sua solita omelia pasquale proponendo la tradizionale ribollita di buoni sentimenti con i quali ha ammonito la ricca città per la sua indifferenza al destino dei poveri. La soluzione? Non certamente che la chiesa si spogli delle sue ricchezze per donarle a chi non ha nulla, perché sarebbe troppo scontato. E' più facile predicare e instillare sensi di colpa agli altri. La ricetta, dunque, è sempre la solita: "l'amore di Dio che genera conforto, coraggio, amicizia, perdono, speranza e vita". Prega e spera, prega e crepa. Ma su questo non ho nulla da ridire: Tettamanzi fa il suo mestiere. E il mestiere della chiesa cattolica è, da due migliaia di anni, quello di vendere fumo, venderlo caro e farlo pagare instillando sensi di colpa per meglio umiliare i suoi sudditi. La parte divertente viene dopo, nella parte inferiore della pagina, dove c'è invece un'intervista a un cardinale di altro tipo e colore. Si tratta di Armando Cossutta, volto nuovo della politica italiana e "neosenatore" eletto nelle liste comuni di PdCI-Verdi. Cossutta non riesce a trattenersi e sente prepotente il bisogno di commentare dicendo che le parole di Tettamanzi sono "stupende", e nella fattispecie lo è questa frase: "il lamento di chi muore accanto alle discariche dei gaudenti", che a me pare invece mediocre retorica degna a malapena di un liceale brufoloso. Ma il buon "rosso antico" fa anche i suoi complimenti al cardinale che "ha la forza di dire queste cose". Le stesse cose le dice anche Jovanotti: vogliamo fare i complimenti anche a lui, senatore? Più avanti, nella stessa intervista, Cossutta parla anche di "chi ha la fortuna di credere nel futuro dopo la morte". Ma mi dicono che il "cattocomunismo" non esiste. Spero solo che gliene dica quattro Margherita Hack che, eletta nello stesso partito, gli siederà accanto in senato.
II
Io ho ancora da sentire un politico laico che tenga le sue concioni sul diritto canonico oppure critichi - che so - le regole che si danno certi ordini monastici. L'inverso avviene invece senza sosta: ormai i prelati sono gli occulti legislatori della Repubblica italiana. Un lancio dell'agenzia Agi riporta una dichiarazione del predicatore della Casa Pontificia Raniero Cantalamessa. (E mi si conceda: che razza di cognome è? Sembra venire dritto da un film di Totò. "Cantalamessa", oltretutto: nomen omen, è come se una prostituta si chiamasse "Succhialaminchia"). Il buon prelato è preoccupato perché "sono sempre più numerosi coloro che rifiutano l'istituzione del matrimonio e scelgono il cosiddetto amore libero o la semplice convivenza di fatto", mentre l'enciclica del papa esalta la "definitività del matrimonio". "Embe'?" mi viene da dire. Dov'è la notizia degna di essere riportata da un'agenzia giornalistica? A parte la formulazione vagamente minacciosa ("definitività" fa pensare a una pena, all'ergastolo, più che a un contratto tra due individui, quale è il matrimonio), la notizia non c'è ("C'è tanta gente che non apre l'ombrello anche se piove" ha lo stesso valore) e io trovo sbalorditivo che un'agenzia giornalistica senta il bisogno di fare da volano a tutte le stronzate che spuntano sulla bocca del prelato di turno. Quando calerà un po' di silenzio sulle uscite di questi pericolosi parassiti avremo fatto qualche importante passo avanti nella vivibilità di questo paese.
"Produci, consuma, prega"!
...l'originale in realtà finiva con "crepa", ma probabilmente Giovanni Lindo Ferretti oggi la canterebbe così, visto che è caduto pure lui in crisi mistica-clericale da tempo...Su Cossutta che dire, mi cadono sempre di più le braccia (bella barzelletta quella sul cattocomunismo che non esiste): dopo Bertinotti che si fa le domande e il suo "stupende", ora si attende che Pecoraro Scanio entri in convento.
E infine: guarda che Cantalamessa e Cantamessa sono cognomi diffusissimi! del resto siamo in Italia no?
Posted by: Disorder | 15/04/2006 at 21:08
Non dubito che siano diffusissimi, ma mi fa sorridere che si chiami così un prelato. O forse s'è scelto la vocazione a causa del nome :)
Posted by: stefano | 15/04/2006 at 21:11
è gente anziana, in punto di morte anch'io mi convertirò, possibilmente all'ultimo secondo
Posted by: anodino Tabaqui | 15/04/2006 at 22:30
Il tipo ha anche registrato un dominio con il suo cognome tuttodire: www.cantalamessa.org.
Niente di più estraneo ad una vera fede di una figura quale quella di un predicatore, ufficiale poi per giunta!
Posted by: law | 16/04/2006 at 18:47