Mi si rimprovererà che sono ossessionato, che sto solo facendo campagna elettorale. E sia. Dire che sono deluso è sbagliato: ci può deludere chi stimiamo, ma la mia stima per Prodi è sempre stata minima. Ho faticato e fatico a digerire che - in contrapposizione a Berlusconi - non si sia trovato di meglio che candidare un vecchio democristiano settantenne. Ma sono le regole del gioco democratico: gli italiani che hanno votato alle primarie hanno scelto lui, dopo che naturalmente gliel'avevano cucinato come colui che avrebbe salvato la patria da Berlusconi, il "demonio" (ipse dixit, The Guardian). Io continuo a pensare - come ha dichiarato il trentaseienne ministro delle finanze austriaco, in un'intervista su Style, il (per altro stupidissimo) magazine mensile del Corsera - che entrambi i candidati italiani a presidente del consiglio siano troppo vecchi per avere davvero qualche idea innovativa. Ci accontentiamo, poiché il nostro è il paese della gerontocrazia, dell'immobilismo, del conservatorismo (di destra e di sinistra), della paralisi. La nostra tattica è di trattenere il respiro sperando di non sentire l'odore di merda e farla franca: peccato che la merda l'abbiamo già nelle narici e che ci stia colando giù per la trachea, perché nella merda ci stiamo navigando da tempo.
In risposta alle dichiarazioni di Ruini il vecchio democristiano trasfigurato in paladino del rinnovamento di sinistra ha commentato (bofonchiando, immagino): "Le sue parole ci consegnano un lucidissimo elenco di priorità politiche e morali assolutamente condivisibile". Non ne dubitavo: non mi ha deluso, perché da lui non mi aspettavo altro. Peggiore è la reazione di Fassino che ha adottato la tecnica che stanno adottando i diessini da qualche tempo a questa parte. Mi chiedo se è concordata tra di loro o se gli viene spontanea. Ha detto, infatti: "Nel suo discorso [Ruini] ha ribadito, su vita e famiglia, valori e posizioni note e già espresse, con cui intendiamo confrontarci in modo aperto e ispirandoci ad una laicità capace di garantire l'uguaglianza dei cittadini e il rispetto delle convinzioni e delle scelte di vita delle persone". La tecnica è questa: spandere fumo, molto fumo, nella speranza che chi li ascolta non si accorga che non stanno dicendo niente. Il fumo dovrà essere così denso da far perdere di vista l'oggetto. Io non pretendo molto, ma mi basta un sì netto o un no netto, così mi regolo di conseguenza. Siete contrari ai pacs? Ditelo chiaro e tondo, ma non barcamenatevi in questi equilibrismi inverecondi e - mi si permetta - da veri vigliacchi. I Ds? L'ignavia al governo. Temporeggiare, eludere, rimandare, fuorviare, distrarre: ecco il loro motto. Del resto, poveracci, li comprendo: si sono impantanati con i peggiori baciapile nel listone dell'Ulivo, come potrebbero trovare il coraggio di essere chiari ed espliciti? Mi auguro che soprattutto alla Camera perdano molti voti.
Infine, un annuncio per chi domani sera non ha nulla da fare. Su RaiUno ci sarà un faccia a faccia tra Rutelli e Casini. Più che un faccia a faccia, in effetti, si tratta di un faccia-di-culo a faccia-di-culo, ma non voglio sottilizzare. Il problema vero è un altro: come faranno a distinguerli tra di loro? Ci vorranno cartelli ben visibili con l'indicazione del nome, perché io, tra i due, di differenze non ne vedo.
(* è una citazione, ma sempre valida)
scrivi talmente bene che ti si perdona tutto :)
(ziiiin ziiiin ziiiiiiiiiin...li senti i violini in sottofondo?)
Posted by: Alessandra | 21/03/2006 at 23:28
No, sai, è che ho lo stomaco delicato: era un rigurgito :) (Spero di non vomitare sulla scheda elettorale, però)
Posted by: stefano | 21/03/2006 at 23:34
Telegraficamente: "gli viene naturale".
Fidati, li conosco.
Posted by: Matthaei | 22/03/2006 at 00:25
Quello di Fassino è mero tatticismo preelettorale, dettato dal fine di non regalare il voto moderato alla Margherita.
La parte più conservatrice del centrosinistra non sta comunque nei Ds, almeno per quanto concerne pacs e dintorni.
In ogni caso, personalmente ho deciso di accogliere il tuo invito a votare, per la Camera, la rosa nel pugno. Mi è impossibile fare lo stesso per il Senato, essendo Intini il capolista della rnp nel Lazio.
Posted by: law | 22/03/2006 at 01:08
Perchè, cos'ha Intini che non va?
Posted by: Matthaei | 22/03/2006 at 02:20
Prodi e Berlusconi..., Rutelli e Casini..., mi viene in mente Gino Strada che in un rapido giudizio sulla politica italiana anelava un'alternativa reale, mentre, diceva, i partiti politici, al massimo, offrono un'alternanza.
Di fronte ai voti che può smuovere la chiesa, le differenze tra destra e sinistra si assottigliano. Siamo dominati da un pensiero unico declinato in forme all'apparenza diverse ma sostanzialmente fondato sui medesimi principi e interessi.
Parlando delle ultime elezioni americane, John Pilger affermava che tra Bush e Kerry intercorreva la stessa distinzione che esiste tra la Pepsi- e la Coca-cola: sempre di bollicine si tratta.
E, purtroppo, neanch’io riesco a credere che l’Intini-che-affiancava-Craxi-che-firmava-il-Concordato abbia le caratteristiche organolettiche del vino buono a cui abbeverarsi. Figuriamoci poi se possa prefigurarsi come l’acqua naturale e pura che vorrei.
Posted by: aitan | 22/03/2006 at 10:59
Avesse affiancato solo il Craxi del nuovo concordato, sarebbe niente ;)
Posted by: law | 22/03/2006 at 12:12
Non sopporto questo atteggiamento ignavo di cui parli, per non parlare dei frequenti discorsi sul "rispetto delle diverse sensibilità" (che poi si traduce in rispetto e ripiegamento sulla SOLA sensibilità cattolica).
Temo che il confronto di cui parli avrà effetti nefasti per l'Unione. Casini e Rutelli si giocano i voti democristiani (una marea, ancora): a parità di idee e di piacioneria, sceglieranno tutti l'originale e quello più coerente nel suo clericalismo (nel senso che non ha proprio nessun alleato laico nella coalizione), ovvero Casini.
Posted by: Disorder | 22/03/2006 at 14:09
Quanto al Concordato, mi limito a ricordare che nel 1984 votò contro solo il PR mentre il PLI si astenne; l'MSI-DN votò contro perché favorevole al Concordato del 1929, DP non ricordo. Tutti gli altri partiti votarono a favore. Quindi, se l'aver approvato il Concordato del 1984 è una colpa, si tratta di una colpa ampiamente condivisa, ma non altrettanto rinfacciata.
Sui DS si potrebbero dire molte cose negative. Però, se posso spezzare una lancia per un partito che non amo, il problema è che la prospettiva di chi guida un partito o lavora per un partito è diversa da quella di chi ne sta fuori, perché chi guida un partito ha una serie di responsabilità che la persona politicamente consapevole che ne sta fuori non capisce; non perché sia stupida, ma solo perché certe cose si capiscono soltanto una volta vissute sulla propria pelle.
Prodi non entusiasma neanche me, ma la tua polizza di assicurazione è (come hai ben compreso) il voto alla Rosa nel Pugno.
Posted by: Matthaei | 23/03/2006 at 00:31
in effetti non sono pochi i candidati dell'unione che inducono il rigurgito, ma personalmente non riesco a ascoltare fassino senza trattenere un senso che è allo stesso tempo di rabbia disgusto ribrezzo e altro che per decenza non dico.
Posted by: avi | 24/03/2006 at 17:22