Io l'ho visto arrivare e mi ricordo anche quando. Era il 1989, un giorno di settembre o di ottobre, ed ero in Germania. A Magonza. Ero seduto a tavola e c'era la televisione accesa su qualche telegiornale tedesco. Si stava cenando, come tutte le sere, ma nessuno prevedeva che di lì a qualche istante lo speaker avrebbe annunciato qualcosa che avrebbe "ribaltato" l'ordine naturale del mondo e che avrebbe "scardinato" ogni certezza. Uno, insomma, di quegli eventi epocali dopo i quali si esce diversi. Chissà, forse ci saremmo alzati e avremmo cominciato a camminare appoggiando le mani per terra. Avremmo gettato un oggetto per terra e questo, invece di cadere, avrebbe spiccato il volo e si sarebbe spiaccicato sul soffitto. Il sole avrebbe cominciato a girare intorno alla terra, magari. Usciti di casa, avremmo visto gli ottuagenari fare la coda per andare a qualche rave party e i giovani punk protestare per la maleducazione e l'inciviltà dei loro nonni. Chissà che cos'altro sarebbe successo: forse i danesi avrebbero chiesto asilo politico ai paesi veramente democratici, come l'Iran, dove a quei tempi governava l'illuminato ayatollah Khomeini. E che altro ancora? Forse avremmo messo la pizza cotta nel forno e l'avremmo tirata fuori cruda. Avremmo scoperto che esiste l'entropia negativa. Che cosa era stato annunciato al notiziario della televisione tedesca? Per farla breve, che la Danimarca - primo paese in Europa (e, se non erro, nel mondo) - aveva approvato una legge che rendeva possibili le unioni civili tra i partner dello stesso sesso, che sarebbero state chiamate impropriamente "matrimoni omosessuali".
Sono passati diciassette anni da quella fatidica legge danese. La Danimarca è ancora lì, al suo posto, più civile e democratica che mai. Più civile e democratica dell'Italia - come ha dimostrato il caso delle "vignette" di poco tempo fa. Non si sono sfasciate le famiglie, i bambini continuano a nascere, gli uomini che vogliono sposare le donne e le donne che vogliono sposare gli uomini continuano a farlo. E, naturalmente, noi camminiamo ancora con i piedi per terra, l'entropia è l'entropia di sempre, e i ghiacci artici non si sono ancora sciolti. La Danimarca è stata imitata - in vari modi e varie forme - da altri paesi europei: l'ultima arrivata, pochi giorni fa, è la Repubblica Ceca. Possiamo fare una previsione? Facciamola: nemmeno nella Repubblica Ceca calerà la notte dei tempi, nemmeno la Repubblica Ceca verrà inghiottita in un buco nero. Perché una cosa del genere dovrebbe accadere all'Italia?
Eppure questo è il timore di chi paventa l'introduzione di una legislazione minima anche in Italia. Perché questo, purtroppo, sono i Pacs: una legislazione minima, che è ancora lontana dal sancire la parità dei diritti per tutti e, soprattutto, per i cittadini e le cittadine omosessuali a cui oggi - pur pagando le stesse tasse - è negato l'accesso ad alcuni diritti. Giudico vergognoso, infatti, quello che scrive Umberto Bossi in un foglio propagandistico che ho trovato ieri nella casella postale di casa mia. Ed è vergognoso sotto molti punti di vista. Innanzitutto perché è discriminatorio, diffamatorio, lesivo nei confronti di una minoranza di cui - guarda un po' - faccio parte anch'io. E poi perché è falso. Titolo del pezzo è "Votiamo contro il mondo alla rovescia". Dentro vi si legge: "Se vogliamo evitare, il 10 aprile, di svegliarci in un mondo alla rovescia dobbiamo spendere tutte le nostre forze. Se la Lega non otterrà un eccellente risultato, se dovesse prevalere la sinistra, la nostra società, il nostro mondo verrebberro irrimediabilmente scardinati. La prima a cadere sarebbe la famiglia così come da secoli noi la concepiamo, subito sostituita dalla famiglia omosessuale". Certo, infatti la proposta dei pacs prevede che le forze di polizia passino casa per casa a smembrare le famiglie esistenti, costringendo le coppie eterosessuali a divorziare e gli uomini a sposarsi con gli uomini, le donne con le donne. Il secondo passo, infine, sarà di sottrarre i bambini alle madri e ai padri per darli alle coppie gay. Non riuscirò mai a capire in che cosa l'estensione di un diritto a tutti intacchi i diritti già esistenti e garantiti alle maggioranze. Anzi, lo capisco: è una questione puramente ideologica. Ma il pezzo che il foglietto pubblicitario della Lega mette in prima pagina è vergognoso anche per l'atteggiamento che c'è alla sua base. Quel pezzo lo ha scritto un uomo - Umberto Bossi - che si è trovato sull'orlo della morte e ne è uscito malconcio. E' indecente che la sua disgrazia umana venga surrettiziamente usata per negare dei diritti ad altre persone. Per negarli e non per estenderli. Lo capirei invece benissimo se, partendo dalla sua tragica vicenda personale, se ne servisse per impegnarsi in una lotta di libertà, di uguaglianza e di diritti (il diritto alla salute, tanto per dire, o alla ricerca scientifica) anche in favore di chi un giorno dovesse patire la stessa terribile sorte. Invece no: il caso umano viene sfruttato per negare i diritti agli omosessuali.
Naturalmente tutto questo è molto noioso e io sono molto saccente, quindi vogliate scusarmi. Forse farei meglio a starmene zitto, a non tediare con faccende di cui nulla so e comprendo. Forse è vero che se ne discute meglio a "Porta a Porta" che non tra Porta Garibaldi e Porta Nuova.
bossi ultimamamente mi ricorda molto papapolacco nella versione pupazzo di carne, santo subito!
Posted by: Yoshi | 29/03/2006 at 08:06
invece questo post è splendido.
è non solo uno dei più belli fra quelli che hai scritto tu, ma uno dei migliori in assoluto.
Il mito del mondo alla rovescia, è fantastico come venga evocato dai laudatores temporis acti.
continua a scrivere, per favore
Posted by: aelred | 29/03/2006 at 12:17
la Danimarca più nazionalista e xenofoba che mai, volevi dire (i termini non vogliono avere un'accezione negativa, è un dato politico...)
Posted by: anodino Tabaqui | 29/03/2006 at 12:28
..mah.. sapere che il mondo si capovolgerà con l'eventuale vittoria della sinistra, rinforza ancora di più la mia decisione di farlo
Posted by: fra | 29/03/2006 at 12:45
Non è noioso il tuo post, è spregevole e aberrante la figura di Bossi.
(Tra parentesi, se la Danimarca fosse diventata "nazionalista e xenofoba" grazie alle unioni gay, la Lega avrebbe un motivo per sostenerle..)
Posted by: Disorder | 29/03/2006 at 15:25
Tutto questo NON è molto noioso; anzi, non lo è affatto. Almeno non è un'argomentazione trita, e di questo bisogna darti atto.
Temo che andrò fuori tema (caso mai cancella pure), ma lo spunto iniziale mi ha fatto ricordare di quando, credo fosse una domenica, e studente universitario alle prese da alcuni anni con il Problema, che non era risolto allora come non lo è adesso, lessi sulla "Repubblica" un trafiletto con la notizia della legge danese, approvata con il solo voto contrario del piccolo Partito Popolare Cristiano, che allora come ora contava il due per cento, e a favore tutti gli altri, conservatori, liberali, radicali, socialdemocratici. Lo ritagliai, forse ce l'ho ancora da qualche parte; all'epoca credevo che la dimensione pubblica della vita fosse anche una dimensione privata, e che questo fosse parte della soluzione del Problema, o che comunque fossi chiamato, almeno in questo, ad essere Coerente. Finché, tra i non molti omosessuali che ho conosciuto, ce ne sono stati diversi che non la pensavano così, e che trovavano (e trovano) perfettamente normale anche votare o addirittura militare per partiti come AN o la Lega Nord, o essere cattolici praticanti e persino intransigenti. All'epoca la cosa per me era inconcepibile. "Ma come", mi chiedevo, "quando votano non pensano a quelli che non sono fortunati, coraggiosi o sfrontati come loro?"
Quel che non capisco è l'indignazione. Da qualche anno, a differenza di voi, sono quasi del tutto teflonizzato nei confronti di parole come quelle di Bossi. Per me non cambia nulla, né in bene né in male; e, di fatto, neanche per gli altri: per gli adolescenti di oggi, fortunatamente, le cose sono molto diverse rispetto anche solo ad una ventina d'anni fa, internet e il resto hanno cambiato tutto, malgrado Bossi. Che cosa pensi un partito di questioni come i PACS (anche se io sono stancamente favorevole) mi è ormai indifferente, anche se il mio orientamento politico mi mette al riparo da scelte difficili (infatti voterò convintamente per la Rosa nel Pugno, dopo aver pure firmato per le liste). Non sento alcuna responsabilità da questo punto di vista. Perché dovrei prendermela proprio io quando ad altri, più risolti e talvolta anche molto più importanti politicamente, non importa assolutamente nulla?
Posted by: Matthaei | 30/03/2006 at 00:34
No, no, non sei andato fuori tema. Capisco bene la tua stanchezza - che per me è intermittente. Io so che questa questione non risolve i *miei* problemi: non sono così ingenuo, ma non riesco a tenere a freno la mia rabbia, la mia indignazione. Credo che, per me, sia un sintomo particolare di un male più generale che è il "mal d'Italia". A me fa male l'Italia - e quindi anche il modo in cui politicamente è vista la questione omosessuale.
Sull'evoluzione dei giovani, hai ragione. Ne ho scritto anch'io. La loro spensieratezza - a volte scambiata erroneamente per superficialità - è anche una risorsa o una rivelazione di un cambiamento profondo. E' quello che una volta avevo definito "il diritto a essere stupidi", a essere come tutti. E' una nostalgia che io provo e a cui, ormai, non posso rimediare (per me stesso).
Be', adesso sono andato fuori tema io.
Posted by: stefano | 30/03/2006 at 02:50