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25/09/2005

Comments

Matthaei

Non ho niente da aggiungere a quanto hai scritto, che mi trova perfettamente d'accordo.
Credo che non ci sia da meravigliarsi. Il disprezzo mentale dei comunisti per i diritti individuali è cosa notoria, fa parte della loro forma mentis. In Italia le battaglie per i diritti civili non le hanno mai fatte i comunisti, ma i socialisti, i repubblicani, i liberali e, quando comparvero, i radicali. Esattamente le tradizioni politiche che sono uscite maciullate dalla fine della cosiddetta "Prima Repubblica".
Non a caso in questa circostanza il primo che ha dichiarato la legittimità della contestazione è stato Boselli (SDI).

"Io li aspetto tutti al varco della prossima legislazione: se saranno disposti a perdere anche qualche voto e qualche appoggio pur di affermare sul serio il principio della laicità dello stato, allora e solo allora mi sentirò più tranquillo."

No, aspettali al varco della legislazione che hanno approvato. Quali partiti sono stati a favore dell'inserimento in ruolo degli insegnanti di religione? Quali partiti sono andati, nella persona di loro autorevoli esponenti, alla cerimonia di beatificazione di Escrivà de Balaguer? Gli esponenti di quali partiti si precipitano in Piazza San Pietro quando fa loro comodo, o vezzeggiano i cattolici con le loro dichiarazioni concilianti?

Trespolo

Eccheppalle 'sta storia: due fischi non hanno mai ammazzato nessuno. CHe se li prenda e se li porti via come tutti gli umani.
Talmente banale la vicenda che non vale quasi la pena di sprecarci fiato :-)

Buona giornata. Trespolo.

Enrico

I fischi faranno pure parte delle regole del gioco ma li trovo di cattivo gusto, indipendentemente da chi li fa. Manifestare il dissenso invadendo un convegno non è certo un bel modo di dialogare: è imporre la propria presenza e la propria opinione usando gli schiamazzi al posto delle argomentazioni. Se si ha qualcosa da obiettare, lo si faccia con garbo; l'incisività sta nelle ragioni, mica nella forza dell'urlo. Ottenere visibilità con la caciara è un mezzuccio squallido da pseudo-rivoluzionari.

Ingrao sbaglia se, come sostiene Stefano, parla di una sorta di immunità diplomatica per il clero, ma ha terribilmente ragione riguardo alla "misura" da mantenere nella discussione. Ci si indigni, ma si scriva un "J'accuse" invece di patetici cartelloni e fischi da stadio; se non se ne è capaci, si taccia. Se fosse per me, vieterei i fischi per legge, ma non potendolo fare mi appello alla sobrietà e all'autocensura dei modi sgarbati. È da mo' che non si fanno più le leggi e i governanti per acclamazione di piazza, grazie al cielo.

stefano

E ti pareva. Il "buon gusto". Ma va' là. Una volta si tiravano pomodori e uova marce. Di fischi non è mai morto nessuno.

Enrico

Si è sempre liberi di tirare pomodori e uova marce, ma questo non la rende una strategia matura (sin troppo) e responsabile, né tanto meno persuasiva. Il rispetto reciproco così spesso invocato consiste nell'evitare la violenza tanto fisica quanto verbale. Ridurre la politica al baubau della piazza significa trasformarla in una polemica tra sordi. La magnifica indifferenza di Ruini che ha sorriso e aspettato pazientemente che la piantassero, per poi proseguire per la sua strada, è una lezione di signorilità e di stile; peccato che quei Che in erba (come on, Pannella!) non l'abbiano capita.

Matthaei

Dunque, vediamo.
La televisione è tutta papa e madonna. Quando la chiesa cattolica parla i telegiornali (soprattutto il TG1) ne presentano le posizioni come giuste per definizione, senza contraddittorio. La chiesa cattolica si esprime su tutto e chi non la pensa così è costretto a subire.

Certo, io contesterei in maniera diversa, ma i fischi capitano a tutti i personaggi pubblici, e finché non impediscono di parlare non vedo di cosa ci si debba scandalizzare. Del fatto che siano stati indirizzati ad un esponente religioso? Ma è anche una personalità politica.

aelred

i fischi sono figli delle mancate repliche a Ruini. che tutti noi aspettavamo dalla sinistra e - inutilmente - da chi rappresenta le istituzioni

Enrico

I fischi impediscono di parlare per definizione, altrimenti si alzerebbe la mano durante il momento del dibattito. Di qui non tanto lo scandalo, ma l'irritazione per modi villani e invadenti. Manifestare il dissenso in maniera cafona è una libertà riconosciuta dalla Costituzione ma non mi pare un motivo per abusarne.

Riguardo al "subire le opinioni altrui", non sono del tutto d'accordo con te. Che ogni tg decida in autonomia a chi dar voce è diritto sacrosanto e imprescindibilmente soggettivo. Il problema non è nemmeno il contraddittorio all'interno del tg, ma la mancanza di pluralità nel sistema. A prescindere da come viene presentata la notizia - fatto alquanto opinabile - si deve garantire a chi dissente di manifestare il proprio punto di vista, se ha i mezzi e la voglia per farlo. In Italia coll'attuale regime di monopolio informativo ciò è arduo o pressoché impossibile. Sbaglia chi pretende giornali più obiettivi, mentre ha ragione chi chiede più giornali.

Infine non sono d'accordo col giudizio di merito sullo schieramento cattolico dell'informazione. È indubbio che la Chiesa abbia ampio spazio, ma del resto rispecchia la sua rilevanza sociale nel nostro Paese. I suoi detrattori non sono ridotti al silenzio e non sono certo una maggioranza silenziosa oppressa dalla minoranza catto-integralista. Se ti senti tale, forse sei eccessivamente sensibile alla diversità d'opinione altrui. È un po' la sindrome di Pannella, ossia di chi si sente costantemente messo all'angolo da perfidi complotti mass-mediatici.

Non vedo perché la Chiesa (o qualsiasi altra istituzione religiosa) non dovrebbe potersi esprimere su tutto come fanno i partiti, gli enti e tutti i liberi cittadini. Distinguere tra potere temporale e potere spirituale non significa che i legislatori italiani non si possano ispirare a princìpi religiosi invece che filosofici. È impossibile non avere dei princìpi guida; ciascuno ha i propri e li sceglie in relativa libertà. Le campagne di Ruini non ti vincolano in alcun modo, e se ti vincoleranno in futuro perché leggi, ciò sarà il frutto del libero gioco democratico. Lo stesso dicasi in caso di trionfo radicale alle prossime elezioni - ma allora emigro.

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