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03/06/2005

Comments

festen

io io io voglio vederti io leccarti le ferite. hehhehhehehe

stefano

Ma sono purulente! :))

tato

A mio parere tra le tante valenza del leggere (e se leggi qualcuno avrà ben scritto, non importa con quali motivazioni)c'è anche la ricerca di modelli proiettivi e quindi, perchè no: certo che mi interessa vederti leccare le tue ferite, magari imparo a farlo meglio con le mie.

Babsi

A me.

Per continuare, la fase successiva al "leccarsi le ferite" è la consapevolezza di "significare" qualcosa mentre le si lecca; potremmo dire che lo stile letterario si definisce in base alle ferite che uno sceglie di leccarsi, in quale ordine, con quale intensità, e quanto nel meccanismo infetto resta intrappolata anche la lingua (i denti, il palato, le labbra, ecc). Ci sono scrittori che le ferite se le mordono, anche; scrittori che le ferite le mostrano, facendo la linguaccia, come una... narrativa interrotta, rimandata, annunciata e incompiuta; la tua metafora, specie con 'sto caldo, potrebbe essere sviluppata per pagine. Infine, sì: tu hai una concezione dello "scrittore" un pochino... ottocentesca, ma è anche la ragione per cui ti amiamo :P

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